“La giusta distanza” di Sara Rattaro, un romanzo che tocca le corde del cuore

di ELVIRA APONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Venerdì 17 luglio, alle ore 21.30, presso la Sala Smeraldo dell’Hotel Calabresi di San Benedetto del Tronto, nell’ambito della 39^ edizione della rassegna “Incontri con l’Autore”, organizzata dalla libreria Libri ed Eventi di Mimmo Minuto e dall’associazione culturale “I luoghi della scrittura”, in collaborazione con la fabbrica dei Fiori e l’associazione Pelasgo di Grottammare e con il patrocinio e il sostegno dell’Amministrazione Comunale di San Benedetto del Tronto e della Regione Marche, la scrittrice Sara Rattaro ha presentato il suo ultimo libro dal titolo “La giusta distanza” (Sperling & Kupfer). “Ogni tipo di relazione, non importa la sua natura, ha sempre e comunque bisogno della sua giusta distanza”. Con l’intensità e la delicatezza che contraddistinguono la sua scrittura, Sara Rattaro esplora ancora una volta i sentimenti e le emozioni che caratterizzano ogni rapporto umano, conducendo il lettore tra le cicatrici, le increspature e i risvolti di una relazione che, grazie al tempo e alla capacità di sapersi curare le ferite, riacquista una rinnovata stabilità e una sua ragione di esistere.

Raccontate dalla duplice voce dei due protagonisti, Aurora e Luca, le loro vicende catturano il lettore dalla prima all’ultima pagina con lo stesso appassionato coinvolgimento con cui vengono narrate, rivelando tutti i momenti di un rapporto di coppia che viene messo in crisi da un nuovo amore, forse quello vero, ma evidentemente non quello che il destino aveva riservato ad Aurora. Perché per funzionare, sembra dirci l’autrice, ogni relazione ha bisogno di cure, di impegno, di dedizione; nessun rapporto d’amore può essere perfetto, o quanto meno appagante, se non siamo noi, in prima persona, a scegliere che lo sia, o che lo diventi: “La bellezza di un amore non è né all’inizio né alla fine, è nel mentre”. Ed è proprio su questo “mentre” che Sara Rattaro si sofferma attraverso lo sguardo, i pensieri e le sensazioni dei due protagonisti che, passando attraverso il dolore, la delusione, il tradimento, la solitudine, ma anche la speranza e la voglia di ricominciare, scoprono, a poco a poco, che spesso sono il perdono e l’accettazione dell’altro la chiave della serenità e che “L’intimità non riguarda solo un braccio sulle spalle, parole sussurrate o un tenero bacio da innamorati. L’intimità è un contatto tra due persone, un’intenzione comune così intensa e specifica da far impallidire qualsiasi tocco erotico. Il resto sono solo dettagli.”

Un percorso emozionale, dunque, attraverso i sentimenti, dove l’amore, non solo quello tra un uomo e una donna, ma anche quello tra genitori e figli, viene declinato in tutte le sue possibili forme: passione, comprensione, gelosia, mancanza, complicità, affetto, sincerità. L’amore è una sorta di scommessa con se stessi e con il proprio destino, è una strada tortuosa e faticosa (“L’amore non è l’estate, l’amore è superare l’inverno”), è un cammino che si decide di intraprendere sia con coraggio che con timore, perché non ci sono segnali che possano indicarci la via; l’amore è come un sentiero da imboccare, anche se non sappiamo dove ci porterà, perché sfugge a qualunque regola, misura e definizione: “La verità è che certi sentimenti non possiedono nessuna equazione formulabile da mente umana, sono solo sentieri da percorrere”. Ma l’amore è anche incontro e separazione, è allontanamento e ricongiungimento, è vicinanza e lontananza, è, appunto, riuscire a trovare in ogni relazione umana la distanza giusta, che “è il più breve percorso intrapreso da due persone per incontrarsi”. La giusta distanza serve a ristabilire gli equilibri, a gettare un ponte tra realtà e irrealtà, tra possibile e impossibile perché segna “il confine tra ciò che consideriamo sogno e ciò che ci serve per vivere”.

Con uno stile fluido e lineare e, al tempo stesso, pregnante e incisivo, Sara Rattaro conduce il lettore in un viaggio tra le pieghe dell’animo umano, tanto capace di raggiungere alte vette di felicità quanto di affogare tra le lacrime della più cupa e cieca disperazione, riuscendo sempre a trovare le parole adatte, quelle che riescono a cogliere, senza eccessi e sbavature, la vera essenza di ogni emozione. Un romanzo che tocca le corde del cuore, che scava dentro ognuno di noi e in cui ciascuno può ritrovare se stesso, con tutte le proprie paure e contraddizioni; una storia raccontata con la sensibilità e l’onestà di un’abile narratrice che sa dare il giusto peso a ogni dettaglio; un ritratto autentico, lucido, potente e consapevole della vita che, proprio attraverso i rapporti umani, traccia inspiegabili parabole che spesso sfuggono alla nostra logica e talvolta persino alla nostra comprensione: “ La vita non è una storia facile da raccontare.”

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