di REDAZIONE –
“Brancaleone”, il nuovo spettacolo teatrale con la direzione artistica di Giampiero Solari. Un viaggio in sei città del cratere dal 7 al 13 agosto: San Ginesio, Tolentino, Servigliano, Amandola, Ascoli Piceno e Arquata del Tronto –
MARCHE – “Peste, fame e miseria: Brancaleone sfidava tutto e andava avanti, senza perdersi d’animo, cadendo e rialzandosi, ridendo e lottando. Non possiamo che ripartire da lui, dal suo cavallo Aquilante, dalla sua armata, dal suo provarci. Come ognuno di noi tra macerie e Covid”. Sono le parole di presentazione di un nuovo spettacolo di Giampiero Solari che torna sulle scene, in veste di direttore artistico di Brancaleone, viaggio di inizio millennio, affiancato dalla regista Paola Galassi e dal collaboratore Oscar Genovese, per dare vita al progetto che porta una compagnia di 11 attori , tutti marchigiani, sui palchi di sei città del cratere: San Ginesio e Tolentino (7-8 agosto), Servigliano e Amandola (10-11), Ascoli Piceno e Arquata del Tronto (12 e 13).
«Uno dei progetti di punta della stagione realizzato con fondi del Sisma – ha sottolineato Simona Teoldi, dirigente del Servizio Cultura della Regione Marche , introducendo la videoconferenza stampa. Per il quanto anno – ha ricordato – la Regione assicura una programmazione speciale per le zone del sisma con lo scopo di rivitalizzare e rianimare quei siti. In questo programma ci sono diverse iniziative, alcune diventate stabili, ma questo è un progetto particolare, diverso e innovativo anche perché si realizza in questo anno “ speciale” sotto diversi profili. Un progetto che mette in discussione il nostro rapporto con le avversità. Ci è sembrato quindi che una rappresentazione di questo tipo fosse perfettamente nello spirito della stagione che stiamo vivendo. Per lo Spettacolo dal vivo, settore ferito dal blocco per l’emergenza, la Regione ha messo in campo misure di sostegno al settore, per tutte le tipologie di lavoratori . Perché vogliamo far ripartire l’attività ed è importante che si realizzino le iniziative, anche con tutte le regole di sicurezza imposte. Regole con cui dovremo imparare a convivere».
Prodotto dalla società pesarese Galassie Srl che si occupa di ideare e produrre spettacoli, insieme hanno pensato al ‘Viaggio di inizio millennio’ di Brancaleone. «É un viaggio nel viaggio , anche un po’ folle come Brancaleone – ha continuato Giampiero Solari – ma è anche vita come lo è il Teatro e tutti vogliamo tornare a vivere dopo il lockdown. Con le emozioni che il Teatro regala e che spesso sono la spinta più forte per ripartire. Insomma, uno slancio verso il futuro. É un momento speciale della mia vita e ringrazio la Regione che ha creduto a questo progetto, potevo realizzarlo il prossimo anno ma sentivo davvero l’urgenza di ritornare con questo spettacolo che amo e che ho già portato in scena con il Teatro Stabile delle Marche molti anni fa anche se con diverso adattamento. Sono molto affezionato alle Marche anche perché ho vissuto qui diversi “ruoli” tutti favorevoli, anche come ex assessore alla Cultura in Regione di cui conservo un bel ricordo. Questo spettacolo ha un impatto molto forte , perché realizzato nelle piazze di questi paesi e città e l’allestimento può cambiare ogni sera, sarà un evento importante viverlo insieme. Un viaggio dal ritmo incalzante, con grandi sorprese, incontri che cambiano, solo apparentemente, la rotta, creando paradossi che rendono il dramma ironico e comico».
Il protagonista, interpretato da Lorenzo Loris, partendo da Norcia, città ferita dal sisma del 2016 con la sua basilica diventata un simbolo, intraprende un cammino tra i comuni delle Marche incastonati tra i Sibillini che hanno voglia di rialzarsi dopo il terremoto e dopo la pandemia degli ultimi mesi. «Una compagnia di marchigiani, per uno spettacolo made in Marche. Il testo ha come base quello che nel 1998 ho utilizzato per la prima messa in scena dell’opera di Monicelli, Age e Scarpelli, ma è stato ripensato per piazze, per luoghi all’aperto, dando maggior risalto alla peste, vista la battaglia in corso contro il Covid e all’essere abbandonati, sensazione che ha vissuto chi vive tra i comuni terremotati. Il nostro Brancaleone non porta soluzioni, ma vicinanza e voglia di lottare insieme con un sorriso».
«Realizzare uno spettacolo teatrale con una compagnia ai tempi del Covid non è stato facile. – ha detto la regista Paola Galassi – Abbiamo due obiettivi: portare arte nei territori e aiutare un settore, quello dello spettacolo, che è stato duramente colpito dal lockdown. Oggi sui palchi salgono solisti, al massimo coppie. Per sei serate, tra i primi in Italia, invece 11 attori, provenienti dal San Costanzo Show e dal mondo del Teatro Stabile delle Marche al tempo diretto da Solari, staranno insieme in sicurezza all’aria aperta, superando così il “terremoto” che ha colpito il mondo dello spettacolo e che va ricostruito. Il nostro viaggio è cominciato con le prove, da quando abbiamo incontrato gli attori, chiamandoli uno per uno. Attori che hanno condiviso una storia nel passato. Questa compagnia di 11 attori, che provano in una scuola di Fano che ci ha prestato la palestra, si sono anche tagliati l’erba del giardino per avere uno spazio in più, fuori da quelle caldissime mura. Ma il desiderio di costruire ci ha fatto superare tutto».
Un testo attuale, con musiche arrangiate da Mario Mariani, che porta speranza: «Faticoso, in tutto. Non è una semplice rappresentazione, è un modo per dire a tutta Italia che si può fare, che le compagnie possono lavorare. Nel nostro caso con ancora più energia visto che dentro il cuore di noi ci sono le Marche, con le sue ferite e la sua bellezza». Marchigiani sul palco, marchigiani come maestranze, marchigiani dietro la telecamera che riprenderà ogni serata per realizzare un documentario che racconta Brancaleone e il suo passaggio tra i comuni. «Insomma – ha concluso Solari – un’Armata che va in fila longobarda ma a distanza».
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