Tau, Lella Costa in scena con “La vedova Socrate” a Pesaro e Ascoli Piceno

di REDAZIONE –

ASCOLI PICENO – Un passaggio di testimone tra due signore della scena: Lella Costa raccoglie l’invito di Franca Valeri, grande matriarca del teatro italiano che proprio oggi 31 luglio festeggia i suoi 100 anni, a interpretare La vedova Socrate, il testo da lei scritto ispirato a La morte di Socrate dello scrittore svizzero Friedrich Dürrenmatt e interpretato la prima volta nel 2003. Protagonista è Santippe, donna dal ragionare meticoloso, pungente e provocatorio, un personaggio indimenticabile. Un concentrato di ironia corrosiva e analisi sociale, rivendicazione disincantata e narrazione caustica che arriva in scena mercoledì 5 agosto all’Anfiteatro del Parco Miralfiore di Pesaro e il 6 e 7 agosto al Teatro Romano di Ascoli Piceno, nell’ambito del TAU Teatri Antichi Uniti promosso da AMAT, Regione Marche, MiBACT e i Comuni del territorio.

Liberamente ispirato a La morte di Socrate dello scrittore svizzero Friedrich Dürrenmatt, per gentile concessione di Diogenes Verlag AG, nato a seguito dell’intuizione di Giuseppe Patroni Griffi che glielo suggerì, il monologo è ambientato nella bottega di antiquariato e oggettistica di Santippe, la moglie del filosofo tramandata dagli storici come una delle donne più insopportabili dell’antichità. «Patroni Griffi ha letto il testo di Durenmatt e mi ha detto se ne potevo trarre qualcosa. Mi incuriosiva l’idea di sfatare questa leggenda che Santippe fosse solo una specie di bisbetica – spiega Franca Valeri – io ne faccio una moglie come tante, con una vita quotidiana piena di alti e bassi, una donna intelligente che del marito vede anche tanti difetti. Nel testo di Durenmatt c’è poco di Santippe, per questo, per conoscerla meglio, ho preso delle informazioni su Socrate e ho letto i “Dialoghi” di Platone. Mi sono fatta l’idea di una donna forte che ha vissuto accanto a un uomo per noi straordinario ma che per lei era semplicemente un marito e per giunta noioso».

«Nello spettacolo si sfoga per tutto quello che le hanno fatto passare gli amici di Socrate come Aristofane e Alcibiade, una masnada di buoni a nulla a cominciare da Platone, il principale bersaglio polemico dello spettacolo. – spiega Valeri –  Lei non sopporta che abbia usurpato le idee del consorte anche se fu molto fedele nel riportarle. E così lo degrada a un semplice copista e si mette in testa di chiedergli pure i diritti d’autore. Anzi alla fine pensa di poter scrivere lei un dialogo: protagoniste però sarebbero le donne. Ed è infatti soprattutto alle donne che parla: neanche la vedovanza le toglie il diritto di emanare un giudizio onesto sul comportamento dei mariti, degli uomini in generale e anche di quelle donne che ingannano l’altro sesso. Non serve, dice, indagare sulla vera natura del proprio uomo, basta accettarlo così com’è da vivo e da morto; d’altronde, “la morte di un marito è un così grande dolore che nessuna donna ci rinuncerebbe”».

La regia dello spettacolo – prodotto da Centro Teatrale Bresciano con INDA Istituto Nazionale Dramma Antico, progetto a cura di Mismaonda – è di Stefania Bonfadelli. Ad arricchire la proposta per il pubblico, prima dello spettacolo a Pesaro alle ore 19.30 torna l’AperiTAU. Passeggiate di storia con la Visita alla Domus dell’Abbondanza a cura di Comune di Pesaro e Sistema Museo, posti limitati, prenotazione obbligatoria all’AMAT 071 2075880 (lun-ven 10/16) e al n 331 8608346 (il giorno della visita dalle ore 10). Informazioni e biglietteria: Pesaro Tipico.tips 0721 34121 (tutti i giorni 09.30 – 13 e 16 – 20), Parco Miralfiore (ingresso via Respighi) 334 3193717, il giorno di spettacolo dalle ore 20; Ascoli Piceno Teatro Ventidio Basso 0736 298770, Teatro Romano 334 6634432 (la sera di spettacolo dalle ore 19.30). Inizio spettacoli ore 21.30. TAU rispetta le procedure di legge per il contenimento della diffusione del Covid previste dalla normativa vigente.

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