Madonna del Soccorso, l’ospedale torna a nuova vita. Casini: «Fake news sulla chiusura»

di REDAZIONE –

Completati all’80% i lavori che hanno reso più moderna e tecnologica la struttura dell’ospedale di San Benedetto del Tronto. La Vicepresidente della Regione Marche Anna Casini: «In questi anni abbiamo investito milioni di euro per ammodernare il Madonna del Soccorso, mentre c’era chi speculava politicamente sulla salute dei cittadini diffondendo la falsa notizia della sua chiusura» – 

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sono stati scoperti nella giornata di giovedì 30 luglio i teli del cantiere del Madonna del Soccorso, l’ospedale di San Benedetto del Tronto, svelando una struttura completamente ammodernata. È questo il risultato di una serie di lavori, completati per l’80%, che grazie a un investimento della Regione Marche che ammonta a 5,5 milioni di euro hanno reso la struttura ospedaliera più moderna, tecnologica e sostenibile. A questo finanziamento si sommano ulteriori 1,6 milioni di euro che prevedono, tra le altre cose, la realizzazione di un impianto fotovoltaico. Si tratta di una serie di opere che, insieme alle migliorie effettuate e alle dotazioni tecnologiche fornite durante l’epidemia di Covid-19, hanno reso e renderanno la struttura al passo con i tempi e in linea con gli standard qualitativi internazionali.

«La nuova facciata del Madonna del Soccorso è la risposta tangibile a chi in tutti questi anni per preparare al meglio la campagna elettorale ha speculato sulla salute dei cittadini, diffondendo fake news sulla chiusura dell’ospedale di San Benedetto» le parole di Anna Casini, Vicepresidente della Regione Marche «Mentre, durante la fase più difficile della pandemia, realizzavamo investimenti strutturali e tecnologi per l’ospedale, piovevano voci e dicerie che spaventavano i cittadini. Oggi possiamo invece vedere ciò che ha sempre realmente rappresentato per noi il Santa Maria del Soccorso: una struttura sanitaria di prossimità che doveva essere resa più moderna per rispettare i nuovi standard qualitativi di cui pazienti e personale sanitario hanno più che mai bisogno. La sanità è cambiata e molto probabilmente cambieranno anche le norme che regolamentano la presenza degli ospedali nei territori, quello che non cambia è il valore della sanità pubblica, un valore che va difeso e coltivato, non un’arma da campagna elettorale».

Le opere già realizzate e in fase di realizzazione (i lavori termineranno nel novembre 2020) si sommano ai 400.000 euro investiti solo nell’ultimo anno per l’Hospice, una tac di ultima generazione e all’implementazione dei posti letto in Semintensiva, Utic e Intensiva.

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