di REDAZIONE –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Croce Rossa Italiana Sambenedettese ha garantito in questi mesi di pandemia tutti i servizi legati all’emergenza Covid-19. Innumerevoli sono stati i soccorsi in emergenza 118 e i trasferimenti di pazienti contagiati da Coronavirus (con la postazione 118 di Centobuchi di Monteprandone), nonché le dimissioni verso le abitazioni e strutture. Gli uomini e le donne della CRI hanno assicurato inoltre l’attività di sorveglianza sanitaria all’interno della tensostruttura per i tamponi Covid dell’ospedale Sanbenedettese e del servizio di Guardia Medica, la gestione delle postazioni telefoniche del numero per l’indagine sierologica del Ministero della Salute; in sala operativa si è attivata per dare informazioni ai cittadini sulle misure da adottare per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
I volontari e dipendenti si sono occupati, soprattutto durante il lockdown, anche della consegna a domicilio di mascherine alla popolazione, di generi di prima necessità e di farmaci , senza tralasciare gli ordinari servizi sanitari che ogni giorno vengono chiamati a svolgere. Nei 12 Comuni di competenza (Spinetoli, Acquaviva Picena, Carassai, Cossignano, Cuora Marittima, Grottammare, Massignano, Montefiore dell’Aso, Momsampolo del Tronto, Monteprandone, Ripatransone, San Benedetto del Tronto), le sedi CRI di San Benedetto e Centobuchi hanno messo a disposizione della collettività e delle istituzioni 6 autoambulanze, 1 automezzo per il trasporto di persone disabili e 5 automezzi per il trasporto di persone e, per conto dell’Asur, un mezzo per l’Unità di Strada (insieme a Pesaro, unica nella Regione Marche), due biciclette con defibrillatore per il ciclosoccorso (progetto pilota nato nel 2009).
Questa realtà ha così efficacemente risposto a un’emergenza, quella provocata dal coronavirus, dal carattere sconosciuto e che ha colpito un numero impressionante di persone. «La nostra organizzazione di volontariato – commenta il presidente CRI San Benedetto, Cristian Melatini – nella sua storia ultra quarantennale ha prestato assistenza e soccorso alla popolazione in innumerevoli drammatiche situazioni e calamità naturali, ma l’attuale pandemia è un’emergenza di portata senza precedenti. Il personale volontario e dipendente ha dovuto e saputo rispondere con l’impiego di mezzi e risorse umane senza eguali. Ringrazio di cuore le volontarie, i volontari e i dipendenti che con coraggio, determinazione e l’umanità che da sempre li contraddistinguono hanno aiutato il nostro territorio in un’emergenza mai affrontata prima d’ora».
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