di REDAZIONE –
Il premio al miglior lungometraggio va al film “Oltre la Bufera” di Marco Cassini, miglior corto all’opera “Rarepublic” del regista polacco Tomasz Dobosz. Pienone alla Palazzina Azzurra e 1700 persone connesse in streaming –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si chiude in bellezza la quarta edizione del San Benedetto Film Fest con il gran galà delle premiazioni del 14 agosto quando, per una sera, la Palazzina Azzurra di San Benedetto si è messa gli abiti del ben più famoso Dolby Theatre di Los Angeles, teatro storico degli Academy Awards di Hollywood. Un’edizione, quella del 2020, che per il Festival ha rappresentato una sfida che, a posteriori può considerarsi vinta. Nonostante le disposizioni anti-Covid che hanno limitato i posti a sedere in Palazzina a 70 unità, in ogni caso quasi sempre tutti esauriti attraverso l’efficiente metodo di prenotazione dei posti online sul sito sanbenedettofilmfest.it, il Festival ha inoltre testato con successo l’efficacia di internet con migliaia di persone che hanno seguito la manifestazione da casa in streaming. Anche ieri, infatti, per le premiazioni erano connesse oltre 1700 persone da tutto il mondo.
Con la presentazione di Carla Civardi e l’esuberante presenza dell’attore napoletano Gianfranco Gallo (famoso per il suo ruolo di Don Avitabile in “Gomorra – La Serie”) il quale ha dato vita anche a un divertente siparietto con il consigliere regionale Piero Celani, una delle autorità locali presenti assieme all’assessore al Turismo Pierluigi Tassotti, la serata ha visto la consegna di numerosi, e prestigiosi, premi. Il riconoscimento al miglior lungometraggio è andato alla pellicola italiana “Oltre la Bufera” di Marco Cassini, che racconta la Grande Guerra, mentre ha fatto incetta di premi il cortometraggio “Rarepublic” del regista polacco Tomasz Dobosz che si è portato a casa il premio al miglior corto, al miglior Dop e alla miglior regia per un corto. Altri onori sono stati riservati a “La Stanza bianca”, miglior regia di un lungometraggio per il film-maker Francesco D’Amore, pellicola che è valsa anche il riconoscimento, per Giovanni Auriemma, quale miglior attore protagonista.
Tanti i registi e interpreti che hanno voluto omaggiare il Festival sambenedettese con la loro presenza in carne ed ossa o attraverso un video. Fra loro proprio Marco Cassini che ha vinto il premio al miglior film lungometraggio, Ugo Pagliai, premiato per la sua carriera, lo stesso Francesco d’Amore e ancora Giuseppe Di Giorgio, vincitore del premio “miglior Giallo” col suo Stem Cell, Giulio Fabroni che ha portato a casa il Premio Sibila per “La Ragazza con i capelli turchini” e inoltre Manuele Mandolesi che ha vinto il premio Cine-Inchiesta con la pellicola “This is Our Home”, toccante storia sulla vita dei terremotati dopo il sisma del 2016, un premio diviso con “Scena Madre” di Giuseppe Zampella, vincitore del medesimo riconoscimento nella categoria corti. Premi infine anche per i film “Wrestlove”, storia atipica e non convenzionale che segue la vita di due wrestlers professionisti abruzzesi che inseguono il loro sogno in America, “L’Amico Fragile”, premiato dalla giuria popolare come miglior lungometraggio e “Speech to Humanity” che ha vinto un premio speciale alla socialità. Consegnati anche due premi alla memoria di Lea Garofalo e Flavio Bucci.
Insomma, si chiude alla grande l’edizione 2020 del San Benedetto Film Fest la quale sembra aver trovato forza negli apparenti ostacoli di un momento di difficoltà nazionale e internazionale, unendo, oltre la pandemia, i cuori delle persone attraverso un’unica bandiera: quella dell’amore e della passione per il grande schermo.
Copyright©2020 Il Graffio, riproduzione riservata