“Recanati nascosta”, tracce di Medioevo nella città di Giacomo Leopardi

di REDAZIONE –

Progetti di ricerca del Comune di Recanati con l’Università di Macerata. Ecco le video interviste che ricostruiscono la storia di Recanati –

RECANATI – Le origini medioevali della città di Recanati ripercorse in un filmato di video interviste curato da Francesca Bartolacci  dell’Università degli Studi di Macerata, con la partecipazione di Fabio Furiasse, Archivista della Provincia Picena dei Cappuccini e del prof. Marco Moroni già docente di Storia Economica all’Università Politecnica delle Marche. Il filmato, frutto della prima fase del progetto di collaborazione scientifica tra il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Macerata e l’Amministrazione comunale di Recanati, ricostruisce la storia  dell’impianto urbano di Recanati e la sua evoluzione, con le mura difensive e le porte, il Palazzo comunale, la torre, la piazza del Comune e le chiese più antiche. Nelle video interviste emergono inoltre importanti considerazioni riguardo all’economia della città, con la costituzione del porto e della famosa fiera e relativi rapporti costanti con l’altra sponda dell’Adriatico.

«Questo progetto è un altro bell’esempio di come il lavoro di squadra è sempre una formula vincente ha dichiarato  l’assessore alla cultura Rita Soccio – La convenzione stipulata con l’Università di Macerata per potenziare le riapertura del nostro Archivio storico non solo è riuscito a soddisfare le tante richieste di studiosi e appassionati che ogni lunedì si recano in biblioteca ma anche a dare il via a nuove ricerche scientifiche come  il filmato realizzato.  Ringrazio il Magnifico Rettore Francesco Adornato per la disponibilità dimostrata nel fare progetti insieme, il prof. Lambertini e la dott.ssa Bartolacci per le ricerche e l’impegno profuso». La seconda fase dell’importante progetto in corso riguarda il fondo Diplomatico dell’Archivio comunale di Recanati che esisteva già nel XIV secolo come scriniarius comunis, un patrimonio documentario ricco e  importante  che  conserva atti membranacei e cartacei di notevole interesse storico,  dal 1202 al 1940 e  ricostruisce la storia sociale e istituzionale della città, molto consultato e apprezzato da studiosi italiani ed internazionali.

«La fruttuosa esperienza di collaborazione tra l’Amministrazione Comunale di Recanati e l’Università di Macerata si ispira a una concezione condivisa della conoscenza storica come risorsa per la crescita di un territorio. – ha detto il prof. Roberto Lambertini, docente  di Storia Medioevale Unimc – La storia, insomma, non come attività riservata a pochi addetti ai lavori, ma come parte di un patrimonio condiviso, produttore di valori culturali, civili e non solo. I progetti condotti insieme mirano a potenziare la fruibilità dell’Archivio storico comunale, con i preziosi reperti che custodisce, ma anche a produrre nuove conoscenze». La seconda fase del progetto  ha come obiettivo principale quello di rendere accessibile  il fondo Diplomatico dell’Archivio storico recanatese,  costituito quasi esclusivamente da materiale pergamenaceo, alla comunità scientifica attraverso adeguati strumenti di corredo.

«Il progetto prevede una prima fase di valutazione dello stato di conservazione di ogni singola pergamena e la segnalazione  di quelle che devono essere restaurate e per le quali risulta urgente una digitalizzazione di sicurezza’- ha raccontato la prof.ssa Francesca Bartolacci – Si elaborerà in seguito ad una descrizione dei documenti affiancata da un regesto, seguendo un ordine cronologico che proceda dalle pergamene più antiche: una sorta di metadatazione che potrà essere utilizzata anche in una futura, ed auspicabile, digitalizzazione della documentazione». L’inventariazione analitica e i regesti confluiranno in una pubblicazione cartacea e una digitale, accessibili dall’utenza nella sede dell’archivio e nel sito del Comune di Recanati.

Copyright©2020 Il Graffio, riproduzione riservata