Musicultura 2020, bilancio record: oltre 20 milioni di contatti per la XXXI edizione

Enrico Ruggeri nel ruolo di presentatore con la star internazionale Asaf Avidan

di REDAZIONE –

MACERATA – Numeri da record per l’edizione 2020 di Musicultura, nell’anno del tempo sospeso, travagliato dallo spettro del Covid-19, il Festival della Canzone Popolare e d’Autore celebra il suo record di contatti crossmediali superando i 20 milioni, più del doppio dell’anno precedente. «Abbiamo reagito alle insidie del Covid-19 potenziando e sperimentando modalità che consentissero a chi lo desiderava di seguirci anche in modi alternativi rispetto alla presenza fisica, direi che è andata bene: il dato fotografa l’onda d’urto impressionante del festival, anche in termini di valore promozionale per le Marche e la città di Macerata – dichiara il direttore artistico Ezio Nannipieri, che aggiunge: «Ma forse il vero segreto è la dimensione della provincia italiana, che può risultare la culla di idee, passioni, contenuti che la grande città non è in grado di immaginare ed implementare». Spettacoli live, dirette streaming, trasmissioni TV e radiofoniche (Rai 2, Rai Radio1, Rai Isoradio, Rai 1), servizi di cronaca (TG1, TG2, TG3, TGR, GR1, GR2), contenuti web e social sono tutti elementi del mix trasversale che ha portato milioni di italiani ad entrare in contatto col festival e con il territorio dove è nato e cresciuto. Qualche dato parziale: 7.812.000 i radioascoltatori raggiunti, 6.839.000 i telespettatori, 6.008.986 i contatti social, 419.067 le visualizzazioni delle dirette streaming.

L’intero percorso di Musicultura 2020 è stata una risposta prudente ma tenace al Covid-19, con la messa in campo appena e dove possibile di prove tecniche di normalità. A cominciare dalle audizioni dal vivo del febbraio scorso, al Lauro Rossi di Macerata, partite col teatro ricolmo di spettatori, colpite dal lockdown e comunque proseguite a porte chiuse, trasmesse tuttavia in diretta streaming Facebook, su ETV Marche, Tvrs ed altri canali televisivi extraregionali. Poi il coinvolgimento straordinario della radio ufficiale di Musicultura, Rai Radio1, che con sensibilità e lungimiranza nei mesi più bui dell’epidemia ha raddoppiato gli spazi di programmazione a disposizione dei finalisti del concorso e delle loro canzoni. Agli inizi di giugno, Musicultura e Radio1 sono stati tra i primi a sancire il ritorno della musica live in Italia, se pur ancora senza spettatori, con il concerto dei 16 finalisti, un vero e proprio faro di ripartenza per il mondo della musica e non solo. Ed infine a fine agosto la dolcezza del ritorno all’incontro fisico col pubblico, con la settimana di ospiti della Controra, nel centro storico di Macerata, che ha registrato sempre il tutto esaurito e con le due intense serate finali allo Sferisterio, impreziosite da ospiti illustri e culminate con la proclamazione del vincitore assoluto Fabio Curto.  

Musicultura ha chiuso così un’edizione 2020 emotivamente speciale, dedicata al patron Piero Cesanelli, desiderosa di contribuire a sollevare gli animi di chi vi ha preso parte, oltre a confermare, in un anno particolarmente difficile per tutti, gli effetti diretti del suo significativo indotto economico sul territorio e quelli di volano promozionale. Ma la potenza della promozione per Macerata e per la Regione Marche non sta solo nei numeri record del pubblico raggiunto, essa vive anche nelle belle frasi espresse, sul palcoscenico della musica d’autore italiana, da ospiti illustri trasformatisi per l’occasione in spontanei testimonial del territorio. A partire dalla star internazionale Asaf Avidan che ha detto: «Nelle Marche ci sono paesaggi stupendi, il cibo è incredibile e la gente è meravigliosa. C’è il mare, c’è la montagna: ho comprato una vecchia casa a San Bartolo, che ho trasformato in uno studio di registrazione. Ho iniziato a passare sempre più tempo qui». Massimo Ranieri: «Torno su questo palco dopo quattro anni perché credo in questa manifestazione e anche perché le Marche per me sono diventate una seconda casa». Fino al  portoghese Salvador Sobral, vincitore dell’Eurovision Song Contest 2017, che quando il conduttore Enrico  Ruggeri – ormai marchigiano d’eccellenza, acquisito da tempo dalle città di Marotta e Macerata –  gli ha domandato come mai conoscesse l’italiano, ha svelato che lo ha imparato da uno studente Erasmus marchigiano con cui per sei mesi ha condiviso una camera a Maiorca: «Si chiama Luca ed è di Pesaro, è lui che mi ha fatto nascere la curiosità di conoscere questa terra: è magnifica».

Il bilancio di Musicultura 2020 coincide con l’apertura del bando di concorso dell’edizione 2021, la 32esima.Per partecipare, sia come singoli che come gruppi, occorre essere autori o coautori delle canzoni che si interpretano c’è tempo fino al 10 novembre per iscriversi (info su www.musicultura.it). Presiede il concorso il prestigioso Comitato Artistico di Garanzia, i cui primi firmatari furono nel 1990 Fabrizio De André e il poeta Giorgio Caproni e che nell’edizione 2021 si arricchisce della presenza di Francesco Bianconi, Diego Bianchi, Antonio Rezza e Riccardo Zanotti.  Questi ultimi vanno ad aggiungersi a Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Brunori Sas, Luca Carboni, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Niccolò Fabi, Frankie hi-nrg mc, Giorgia, Dacia Maraini, Mariella Nava, Gino Paoli, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi.

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