di REDAZIONE –
RIPATRANSONE – «Ci risiamo: dopo la prima ondata a Natale 2019, arriva la seconda ondata di “cartelle pazze” a Ripatransone». É quanto affermano i consiglieri di opposizione Antonio De Angelis, Giada Pierantozzi, Roberta Capocasa e Luca Vitale, in merito al fatto che anche per questo Natale, “molti cittadini ripani stanno ricevendo in dono un avviso di accertamento in rettifica della Tasi relativa all’annualità 2015”.
«A parte la stranezza di notificare accertamenti relativi a 5 anni prima, proprio sul filo della prescrizione, ci chiediamo come sia possibile che, nonostante i tanti incarichi a svariati consulenti esterni, non sia stato ancora determinato in maniera definitiva l’esatto importo da richiedere. – affermano – Tra l’altro quest’anno nella motivazione dell’avviso è indicato che “tra i dati trasmessi dall’Agenzia delle Entrate” e quelli “forniti dall’ufficio urbanistico comunale” l’imposta pagata non corrisponde a quella dovuta, ma non si dice in cosa consista la mancata corrispondenza tra le banche dati e se la colpa di tale mancata corrispondenza sia dei cittadini ai quali viene applicata la sanzione del 30%. Ma se la mancata corrispondenza è colpa degli Uffici? Debbono strapagare i cittadini?».
«Lo scorso Natale, gli uffici comunali preposti alla riscossione avevano contestato l’inesatta indicazione della superficie (espressa in mq) sulla base della planimetria catastale depositata all’ufficio del Catasto che tiene in considerazione la superficie lorda di un immobile, cioè la grandezza dello stesso comprensiva anche dei muri perimetrali e delle pareti interne. – spiegano De Angelis, Vitale, Capocasa e Pierantozzi – Alcuni cittadini si erano ritrovati con abitazioni più grandi di quello che sapevano, c’è chi addirittura si è visto raddoppiare i metri quadrati ritrovandosi una villa al posto di una normale abitazione».
«Anche questo Natale noi di Progetto Paese rimaniamo basiti e non ci rimane altro che indicare il recapito telefonico – 0735/917317 0735/917316 – a cui rivolgersi visto che “causa emergenza Covid-19, il front-office è momentaneamente sospeso e si accettano appuntamenti solo per le pratiche più complesse”- concludono – Anche per questo Natale una domanda ce la facciamo: non sarà che l’Amministrazione comunale ha bisogno di liquidità? Sempre per versare un contributo all’unica e sola Associazione che da più anni prende un contributo di circa 5000,00 euro all’anno?».
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