di REDAZIONE –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Sono rimasto sconcertato dalla scelta di Marco Curzi». Con queste parole il Segretario Provinciale dei Socialisti, Francesco Maroni, ha commentato il passaggio dell’ex assessore alla Lega. «L’ho appreso dai giornali, e ribadisco il mio sconcerto dal momento che il 30 dicembre Curzi aveva rinnovato personalmente l’iscrizione al Psi, pagando la sua quota. Cosa possa essere successo in una settimana per portarlo ad iscriversi dal Psi alla Lega non è dato sapere, certamente come segretario di Federazione posso dichiarare che nella sezione di San Benedetto finalmente si è fatta chiarezza». Maroni sottolinea anche alcuni aspetti del modus operandi adottato da Curzi:«Nei momenti cruciali degli ultimi anni ha sempre fatto scelte personali, al di fuori delle indicazioni del partito. Nel 2016 è stato eletto alle amministrative in una lista civica e alle ultime elezioni regionali non ha appoggiato la lista dove erano presenti i candidati che venivano indicati dal Psi».
Tempestiva la replica del consigliere Marco Curzi: «Vale appena la pena rispondere, per pochi opportuni chiarimenti, alle accuse inconsulte del Segretario Provinciale del PSI Francesco Maroni, secondo il quale il sottoscritto avrebbe rinnovato la tessera di iscrizione al partito una settimana or sono. Non è un segreto per nessuno che io abbia operato con il Partito Socialista per diversi anni, e che questo non mi abbia mai impedito di fare le mie valutazioni. Che io abbia potuto partecipare ad incontri e confronti non mi sembra da considerare un comportamento pregiudizievole, l’ho sempre fatto, anche insieme alla collega Falco, con la quale ormai da tre anni esiste un progetto politico, che ha come prioritario obiettivo gli interessi non di questo o quel soggetto, o partito, o lista civica, ma quelli di una città ormai sfiancata da un assetto paralizzante».
«Mi sono sempre confrontato con chiunque mi abbia chiesto dialogo, credo sia proprio questa l’essenza della politica. – spiega Curzi – Tra le forze che si sono rese disponibili al dialogo vi è da diversi mesi la Lega, nella quale ho riscontrato la disponibilità e l’apertura necessarie a far crescere dei progetti per la mia città, in cui mi sono speso nel corso di questa esperienza consiliare, e nella quale ho alla fine deciso di fare ingresso. Credo anche che il livore e le accuse del buon Maroni siano uno schermo dietro cui cercare maldestramente di nascondere il suo deludente operato all’interno del partito, che ha lasciato vivacchiare languente, e a cui ho provato, insieme a pochi altri volenterosi, a portare un impulso di crescita e progresso, cosa vana se chi deve raccoglierli e valorizzarli non è in grado o non ha voglia di farlo».
«Che il mio operato di questi anni nel PSI non sia stato da lui gradito o condiviso, lo apprendo ora per la prima volta e me ne dispiace, mi chiedo però il motivo per cui si sia continuato comunque a fare riferimento a me. – conclude Curzi – Che poi il sottoscritto abbia rinnovato la tessera, pagandola addirittura, è una pura invenzione del Segretario, priva di qualunque supporto, il quale probabilmente ha dato per scontato che lo avrei fatto. Questo però non lo autorizza a sparare a casaccio accuse che vorrebbero essere denigratorie, ma risultano soltanto ridicole. Credo di non aver più nulla da aggiungere se non augurare al buon Maroni buona fortuna».
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