di REDAZIONE –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Su indicazione del Centro Nazionale Trapianti e delle Associazioni di volontariato e di pazienti più rappresentative a livello nazionale, con AIDO (Associazione Italiana per la Donazione degli Organi) come capofila, domenica 11 aprile sarà la Giornata Nazionale della Donazione degli Organi 2021 promossa dal Ministero della Salute. La finalità della giornata è quella di sensibilizzare e promuovere la donazione degli organi a scopo di trapianto terapeutico. L’Amministrazione Comunale di San Benedetto del Tronto ha accolto la richiesta dell’Aido Gruppo Intercomunale San Benedetto del Tronto – Grottammare – Monteprandone e dal 6 all’11 aprile il Monumento al Pescatore si illumina di rosso/Aido per sensibilizzare i cittadini alla donazione degli organi.
«Aderiamo alla proposta pervenutaci dall’AIDO – dice l’assessore alle politiche sociali Emanuela Carboni – per l’estrema importanza che ha la cultura della donazione non solo per salvare vite umane ma anche come misura della solidarietà e coesione di una comunità. San Benedetto del Tronto ha una lunga e rilevante tradizione in tema di donazione degli organi, anche di recente la nostra città ha dato splendidi esempi in questo senso che rendono onore a chi li ha compiuti e ai familiari che, nel grande dolore del momento, hanno voluto confermare la volontà del loro congiunto. Occorre perseverare – conclude Carboni – perché questa cultura si diffonda ulteriormente e l’illuminazione di uno dei nostri monumenti simbolo è la rappresentazione visiva di questo impegno».
«Sarà anche l’occasione – aggiunge la presidente del Gruppo Intercomunale San Benedetto del Tronto – Grottammare – Monteprandone AIDO Lucia Marinangeli – per dimostrare la riconoscenza della nostra Città alla generosità dei donatori e dei loro familiari e per esprimere un grazie alla professionalità e all’abnegazione degli operatori sanitari».
L’Italia dei trapianti è tra i primi paesi in Europa per numero di donazioni ed interventi eseguiti. Il calo contenuto dell’attività riscontrato nell’anno della pandemia da Covid-19 dimostra la solidità del nostro sistema e testimonia lo straordinario sforzo organizzativo messo in campo a livello nazionale e territoriale.
A fronte di una rete mediamente performante, la disponibilità dei cittadini alla donazione è inferiore a quanto sarebbe necessario: tra chi si esprime in vita, è la fascia matura (60+) ad opporsi maggiormente alla donazione. Ci sono ancora forti differenze territoriali soprattutto tra nord e sud del Paese (dove i consensi alla donazione sono inferiori rispetto alla media nazionale). Per ogni “no” registrato si calcolano circa 2,5 mancati trapianti: un conto insostenibile per il nostro Paese, dove i pazienti che aspettano un organo sono poco meno di 9000. Il tasso dell’opposizione alla donazione nelle terapie intensive è sempre troppo alto, così come l’aumento delle opposizioni alla donazione raccolte al rinnovo della carta d’identità. Questi dati sono la preoccupazione maggiore per l’AIDO che, da sempre, li combatte promuovendo la cultura della donazione e il valore etico e sociale di quel semplice “sì” in grado di salvare il bene più prezioso: quello della vita.
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