di REDAZIONE –
MARCHE – Dopo aver rinunciato alla seconda Pasqua consecutiva e con la chiusura prolungata per tutto aprile prosegue e si aggrava la crisi degli oltre 1000 agriturismi marchigiani. La primavera è infatti la stagione preferita dagli italiani per gite fuori porta e scampagnate e, nell’impossibilità di ospitare persone, il solo servizio a domicilio o l’asporto non bastano per coprire le perdite. «L’arrivo della bella stagione e la possibilità di sfruttare ampi spazi in zone poco affollate è garanzia di sicurezza dai contagi – attacca Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – Gli agriturismi vanno riaperti subito perché sono perfettamente in grado di garantire tutte quelle misure previste per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Parliamo di strutture che avranno un ruolo centrale per le vacanze estive nella nostra regione, determinanti per il turismo di prossimità». La domanda che ricorre tra operatori è: “Riusciremo ad arrivare all’estate?”. «Il settore lamenta forti ritardi nei ristori e la situazione economica di queste imprese, per lo più famigliari, è preoccupante. – concludono da Coldiretti Marche – Va data loro la possibilità di tornare a lavorare, ovviamente in sicurezza».
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