di REDAZIONE –
ASCOLI PICENO – La Prefettura di Ascoli Piceno, in persona del nuovo Prefetto, Dott. Carlo De Rogantis, che si è insediato tre giorni fa, sostituendo la Dott.ssa Rita Stentella, che era in carica da circa cinque anni, ha provveduto a convocare, un tavolo di confronto, istituendo un “Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica”, invitando a partecipare all’incontro in videoconferenza tutte le Istituzioni di riferimento del territorio, e per il Comune di San Benedetto del Tronto, il Sindaco, Pasqualino Piunti, rappresentato per delega dall’Assessore, Avv. Gian Luigi Pepa, con la presenza anche del comandante dei Vigili Urbani, Dott. Giuseppe Coccia.
Durante l’incontro, svoltosi nella giornata di ieri, si è fatto riferimento alle disposizioni del Decreto Legge del 22 aprile 2021, n.52, “Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19.”, dove si sono esaminati gli aspetti normativi, relativi gli spostamenti: consentiti in zona arancione o rossa, oltre che per comprovate esigenze lavorative o per situazioni di necessità o per motivi di salute, nonché per il rientro nelle proprie residenze, domicilio o abitazione, anche ai soggetti muniti delle certificazioni verdi. Dal 26 aprile al 15 giugno, nella zona gialla, e, in ambito comunale, nella zona arancione, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, nel rispetto dei limiti degli orari e nel limite di quattro persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi.
Alle attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado e per l’istruzione superiore, fino alla conclusione dell’anno scolastico, per tutte le scuole, è assicurata in presenza l’attività scolastica, mentre per la scuola secondaria di primo grado, almeno per il 50% della popolazione studentesca. Dal 26 aprile, fino alla conclusione dell’anno scolastico, nella zona rossa verrà garantita l’attività didattica in presenza almeno il 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca, nelle zone gialla ed arancione, ad almeno il 70% e fino ad un massimo del 100% della popolazione studentesca, la restante parte si avvale della didattica a distanza, salvo le attività nei laboratori che sono sempre ammesse.
Le attività dei servizi di ristorazione, dal 26 aprile nella zona gialla sono consentite con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, anche a cena, nel rispetto dei limiti degli orari. E’ consentita la ristorazione negli alberghi e strutture ricettive, senza limiti di orari. Dal 1 giugno, nella zona gialla, si potrà consumare al tavolo, anche al chiuso, dalle ore 5:00 alle 18:00. Spettacoli aperti al pubblico e sportivi. Dal 26 aprile, in zona gialla sarà possibile, con posti preassegnati e con le distanze tra le persone di un metro, per una capienza del locale del 50% da quella autorizzata, con riduzione dal 1 giugno, in zona gialla, al 25%.
Piscine, palestre e sport di squadra, sempre in zona gialla, dalla possibilità dal 15 maggio, di usufruire della piscina all’aperto e dal 1 giugno anche le attività di palestre e dal 26 aprile di qualsiasi attività sportiva all’aperto, anche di squadra e di contatto, senza l’uso degli spogliatoi. Fiere, convegni e congressi. Dal 15 giugno, in zona gialla, è possibile svolgere in presenza le fiere, e dal 1 luglio i convegni ed i congressi. Centri termali e parchi tematici e di divertimento, dal 1 luglio sono consentiti.
Nota interessante sono le eventuali sanzioni, finalizzate ad evitare situazioni di assembramento, valutando gli aspetti urbani, per evitare pericoli per la salute pubblica, che prevedono una sanzione amministrativa con il pagamento di una somma da euro 400 ad euro 3.000, salvo che il fatto non costituisca reato, con aumento fino ad un terzo della pena se la violazione avviene durante la guida di un autoveicolo e per gli esercizi commerciali la chiusura dell’attività da 5 a 30 giorni. Gli operatori addetti al controllo pubblico, sempre in ossequio al principio del buon senso e della tolleranza, sino alla lesione dei diritti anche degli altri utenti, dovranno valutare i singoli casi in concreto, situazione dove si richiede maggior attenzione sono i Comuni costieri, che proprio nel periodo estivo debbono essere più attenti per la movida.
«Dobbiamo tutti assumere un atteggiamento di responsabilità, ed i genitori debbono assumere il ruolo di informatori dei propri figli, proprio per la sicurezza degli stessi, delle famiglie e della comunità tutta. – afferma l’assessore Pepa – Una sicurezza per i ragazzi che si avvicina anche al rispetto degli abitanti del centro, che debbono avere i diritto di riposare e di avere quartieri decorosi. I ristoratori debbono seguire le regole per l’utilizzo delle superfici pubbliche, degli spazi fuori dei locali, i “dehors”, con il rispetto delle distanze tra i tavoli, tra le persone, favorendo l’abbattimento delle barriere architettoniche, a favore della categoria disagiata dei disabili, da me sempre difesa, e nel rispetto dello spazio rilasciato dalla debita autorizzazione comunale richiesta».
Aggiunge l’assessore Pepa: «L’Amministrazione comunale in carica si è tanto preoccupata di tale aspetto, che ha dettato delle linee guida per l’utilizzo delle superfici pubbliche nel perdurare della situazione emergenziale, con la delibera di Giunta Comunale del 27 aprile 2021 n. 76, laddove ha precisato, nel richiamare la precedente delibera n.73 del 21 maggio 2020, che l’obiettivo è quello “…di contribuire al rilancio ed allo sviluppo dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, nonché delle attività commerciali ed artigianali, viene espressamente dichiarato applicabile nel rispetto dei principi e delle norme del codice della strada, di sicurezza (Safety e Security), di quelle in materia igienico-sanitaria e sull’eliminazione delle barriere architettoniche, della normativa ambientale, di quelle relative al corretto utilizzo urbanistico ed edilizio del territorio e delle sue valenze paesaggistiche e culturali, di tutte le normative e gli atti adottati per la gestione della fase di emergenza epidemiologica, nonché nel rispetto dei principi generali di riqualificazione formale e funzionale dell’ambiente urbano e della promozione turistica”
«Nelle linee guida viene altresì disposto che l’occupazione del suolo pubblico non deve recare nocumento alla proprietà privata ed alla sua funzione, laddove il concessionario deve garantire ed allestire un percorso praticabile in sicurezza che non presenti dislivelli e tale da non invadere la parte carrabile. – conclude Pepa – Con le regole ed il buon senso, con la collaborazione ed il rispetto reciproco, usciremo tutti insieme da questa situazione d’emergenza».
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