“Orti di mare”, a Grottammare bando per quattro lotti. Domande entro il 26 maggio

di REDAZIONE –

GROTTAMMARE – Il Comune cerca persone interessate a prendersi cura degli orti urbani in via Cantiere per i prossimi due anni, nell’ambito del progetto “Orti di mare”. I lotti assegnabili sono 4 di circa 100 mq ognuno: due sono riservati a pensionati, due sono riservati a lavoratori disoccupati, dipendenti a tempo parziale, parasubordinati e autonomi, per i quali è previsto un bonus di 5 punti se di età inferiore a 35 anni. Gli assegnatari dovranno rendersi disponibili a partecipare alle iniziative ambientali che l’Amministrazione intenderà realizzare nel corso dei due anni di validità dell’accordo  (visite scolastiche, attività didattiche e formative, laboratori all’aperto, ecc.).

Il bando per conoscere i requisiti di partecipazione della terza edizione è pubblicato nella sezione Avvisi del sito istituzionale dell’ente e scadrà il prossimo 26 maggio. Gli aspiranti  assegnatari devono risiedere nel Comune di Grottammare da almeno 3 anni, inoltre, tramite un colloquio, dovranno dimostrare di avere capacità e conoscenze per poter svolgere in modo diretto la coltivazione del fondo, dal momento che  è vietata ogni forma di cessione a qualsiasi titolo e subappalto.

Altro requisito importante è quello di non possedere o detenere (né il concorrente, né alcun membro del nucleo familiare) appezzamenti di terreno coltivati a orto, né svolgere attività di coltivazione  su fondi appartenenti, a qualsiasi titolo, a familiari o terze persone.  Nell’elenco dei requisiti pubblicato dettagliatamente nel bando, c’è anche quello di non avere pendenze di alcun genere con il Comune di Grottammare. La selezione avverrà tramite Isee e colloquio qualitativo da cui emergeranno due graduatorie che avranno validità biennale.

Il progetto “Orti di mare” nasce nel 2016, con l’accesso a un bando regionale di agricoltura sociale, che permise al Comune di riqualificare un’area verde nei pressi della pineta Ricciotti (area conosciuta come “Il giardino dei ciechi”). La valenza sociale del progetto è spesa sia in termini di inclusione, sia in termini di didattica. Numerose, nel tempo, le scolaresche in visita agli appezzamenti coltivati nel cuore della città.

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