di REDAZIONE –
MARCHE – Giovedì 27 maggio alle ore 20.30 Marche Palcoscenico Aperto. Festival del teatro senza teatri, promosso dalla Regione Marche/Assessorato alla Cultura con Amat, presenta “Sei ancora tu” è un film che nasce dalla collaborazione del coreografo Francesco Marilungo con l’artista visiva e videomaker Chiara Caterina e costituisce un nuovo tassello dello studio sulla contaminazione tra teatro e linguaggio audiovisivo che quest’ultima ha iniziato questa estate per Santarcangelo Festival su invito di Filmmaker Festival. La proiezione dle film è anticipata alla ore 20.30 dal Talk Sex work e linguaggi performativi. «Il crossover linguistico è alla base della cultura artistica contemporanea. Nei miei lavori ho sempre cercato di portare un po’ di cinema; con questo progetto – afferma Marilungo – ho modo di avviare un processo inverso. Attraverso la camera di Chiara Caterina il mio lavoro coreografico assumerà nuova forma divenendo cinema».
Il materiale teatrale dell’ultima creazione del coreografo viene messo a disposizione della camera per la realizzazione di una nuova opera autonoma. Non una versione cinematografica, né mera documentazione filmata: piuttosto, un incontro dove l’immagine audiovisiva si muove “verso” l’operazione teatrale e le gira intorno alla ricerca di un dialogo. “Umanizzare la macchina”, come scrive Aldo Braibanti riferendosi alla sua complessa operazione teatrale Virulentia, “strapparla ai tentacoli insidiosi dell’alienazione e riportarla dentro di noi”. Proprio questo si cercherà di fare: offrire punti di vista eccentrici che sappiano restituire il “respiro” di una macchina da presa che diventa corpo/occhio partecipante. A questo processo di umanizzazione della camera corrisponde un’oggettivazione della danza, del materiale teatrale e coreografico.
La performance Party Girl che metaforicamente rappresenta il processo che rende il corpo umano – nello specifico il corpo femminile – oggetto sessuale, diventa essa stessa oggetto attraverso lo sguardo “umanizzato” della camera. Si fa oggetto del desiderio e si presta nella passività esecutiva di chi viene osservato alla formazione di un nuovo prodotto artistico che secondo una logica di scatole cinesi eleva al quadrato il concetto di oggettivazione. Tutto il materiale verrà girato in pellicola per meglio cogliere l’attimo e la ‘spontaneità’ della prima visione; l’occhio della camera sarà in tal modo scevro da ogni condizionamento o rielaborazione derivante da visioni multiple della performance.
Chiara Caterina è artista e filmmaker; si interessa ai linguaggi del documentario e del cinema sperimentale. I suoi film sono presentati in diversi festival nazionali e internazionali. Francesco Marilungo è performer e coreografo. Nei suoi lavori ricorre al corpo come portatore del duplice valore iconico/narrativo per indagare le figure archetipiche dell’inconscio collettivo e il “perturbante”.
Concept Francesco Marilungo, regia e fotografia Chiara Caterina, suono Mirko Fabbri, montaggio Valentina Andreoli, coreografia Francesco Marilungo, performers Alice Raffaelli, Roberta Racis, Barbara Novati, light designer Gianni Staropoli, costumi Efisio Marras. Ospiti del talk: Chiara Caterina, artista e filmmaker; Jana, sexworker, attivista, artista, performer e attrice; Francesco Marilungo, performer e coreografo; Giulia Selmi, sociologa; Giulia Zollino, antropologa, educatrice sessuale, operatrice di strada. Credenziali per accedere su Zoom: ID riunione: 871 5587 2225, Passcode: 419692, https://us02web.zoom.us/j/87155872225?pwd=Yis5M3pnQjVNbFdOUFpPbUYzWHkyZz09.
Per informazioni: francesco.marilungo@gmail.com, 3889340590.
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