“Mappa Appennino”, l’artista Angelo Bellobono presenta il suo ultimo lavoro nel borgo di Laturo

di REDAZIONE –

Sabato 19 giugno l’artista Angelo Bellobono sarà nuovamente tra Marche e Abruzzo per
presentare il suo ultimo lavoro nel borgo di Laturo –

ASCOLI PICENO – “Linea 1201”, a cura di NOS, è un programma di residenze itinerante dell’artista Angelo Bellobono che nel 2020 ha esplorato le terre alte dell’Appennino per restituirle in un racconto pittorico e nel progetto editoriale “Mappa Appennino”. Il programma si è sviluppato in quattro tappe attraversando territori diversi ed esplorando idealmente i 1201 chilometri della catena appenninica: in ogni tappa sono stati approntati dei campi base, veri e propri studi temporanei e dislocati, dove la pratica en plein air dei grandi pittori ottocenteschi è stata la chiave per raccontare un’Italia nascosta e promuovere una frequentazione turistica di tipo culturale e consapevole. Appuntamenti pubblici, escursioni e laboratori oltre al dialogo con esperti locali e altri artisti hanno arricchito il programma grazie alle collaborazioni attivate sui territori.

Parte di un percorso di ricerca che le curatrici di NOS Elisa Del Prete e Silvia Litardi perseguono sulla dimensione unica dei contesti della provincia italiana, “Linea 1201” ha inevitabilmente fatto tesoro di riflessioni emerse durante il periodo di lockdown da Covid-19 quali l’isolamento, i confini, il rapporto con il paesaggio e l’ambiente, ma anche il nostro modificato approccio al camminare e alle relazioni, rendendo il territorio montano oggetto sensibile di nuove frequentazioni. “Linea 1201” confluisce nel libro “Mappa Appennino” edito da VIAINDUSTRIAE publishing, dove il racconto pittorico si intreccia a quello dei diversi territori attraversati, anche grazie alla preziosa collaborazione scientifica della Società Geografica Italiana e alle riflessioni di alcuni dei compagni di viaggio quali Bianco-Valente, Pasquale Campanella, Elisabetta De Luca, Felice De Luca, Fortunato Demofonte, Tommaso Evangelista, Giuseppe Giacoia, Francesco Puppo, Elio Rigillo, oltre ai contributi originali degli artisti Davide D’Elia, Beatrice Meoni e Chris Rocchegiani.

Per le presentazioni di Mappa Appennino sono previste escursioni guidate, letture e momenti di dialogo nella natura insieme all’artista Angelo Bellobono e le curatrici Silvia Litardi ed Elisa del Prete. In particolare, la presentazione tra Marche e Abruzzo si terrà sabato 19 giugno presso l’affascinante borgo abbandonato di Laturo, raggiungibile esclusivamente percorrendo a piedi un facile sentiero sui Monti della Laga tra Ascoli Piceno e Teramo. Il borgo di Laturo, abbandonato dall’ultima famiglia negli anni ‘70, ora è in corso di recupero per opera dell’Associazione Amici di Laturo. Saranno Flavia Orsati, guida ambientale escursionistica e storica dell’arte, e Federico Ferranti, esperto del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e guida ufficiale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, a guidare l’escursione insieme all’artista e alle curatrici. Dettagli
sull’evento sono disponibili al seguente link.

Durante la presentazione sarà possibile acquistare una copia del libro. La partecipazione, previa prenotazione all’indirizzo info.federicoferranti@gmail.com, è gratuita. Per maggiori informazioni è possibile scrivere all’indirizzo specificato oppure contattare il numero 391/4853206 (sì whatsapp).

Biografia di Angelo Bellobono
Angelo Bellobono è vissuto tra le montagne di mezzo mondo, a New York e Roma. Attraverso il suo lavoro egli dipinge atmosfere e storie sospese, che indagano il rapporto tra antropologia, geologia, identità, confine e territorio ridisegnando costantemente il paesaggio naturale e sociale. Sperimenta costantemente un senso di appartenenza “corporale” ai luoghi, esperienza necessaria a leggere le sedimentazioni e le memorie del paesaggio. Negli anni le sue professioni di artista e sportivo professionista si sono fuse insieme. Il ghiaccio e le montagne, in particolare le catene montuose del Mediterraneo, sono elementi frequenti nel suo lavoro; ghiaccio che rappresenta l’archivio di memoria del pianeta e le montagne immaginate come cerniere e non barriere, ponti tra culture e paesi. Insieme alla sua ricerca pittorica Bellobono ha realizzato diversi progetti interdisciplinari in cui arte, sport e biosostenibilità diventano strumenti di connettività sociale e sviluppo microeconomico, come nel caso di Atla(s)now, con le comunità Amazigh dell’Alto Atlante marocchino, o Before me and after my time con i Ramapough Lenape i nativi americani di New York e Io sonoFuturo nelle aree appenniniche colpite dal sisma. Nell’estate del 2018, mentre per il progetto Linea Appennino 1201, ha attraversato tutto l’Appennino dalla Calabria alla Liguria per raccogliere la terra di ogni vetta poi utilizzata nei suoi dipinti.

Ha partecipato alla XV Quadriennale di Roma, alla IV e V Biennale di Marrakech, alla mostra museale De Prospectiva Pingendi a Todi. Ha esposto in spazi pubblici e privati come l’American University’s Katzen Art Center di Washington, AlbumArte, Spazio Mars di Milano, Fondazione Volume di Roma, Museo di arte moderna del Cairo e quello di Nuova Delhi, Museo Macro di Roma, Multicultural art center Melbourne, Museo Ciac di Genazzano, Palazzo Re Enzo di Bologna, The Othersize Gallery di Milano, Galleria Wunderkammern di Roma, Galleria Changing Role di Napoli, Envoy Gallery di New York, Frank Pages di Ginevra, Biasa ArtSpace di Bali. Ha vinto il bando Cultura e Arte dalla Fondazione Roma nel 2019, il Premio Celeste per la pittura nel 2005 e quello Artslant per il disegno nel 2009. È stato finalista del Premio Lissone, del Premio Combat e del Premio Portali dello Scompiglio. Nel 2010 è stato invitato ai Martedì critici e nel 2015 al Tedx-Roma. Nel corso degli anni è stato invitato in varie residenze come Bocs Cosenza, Landina Cars Omegna, Fondazione Lac O Le Mon San Cesario di Lecce. Il suo lavoro è presente in numerose collezioni pubbliche e private.

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