San Benedetto, Villa Marittima del Paese Alto riapre alle visite dal 6 agosto

di REDAZIONE –

Dal 6 agosto si potranno ammirare i nuovi importanti reperti venuti alla luce durante gli scavi –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Con delle visite guidate aperte al pubblico, venerdì 6 agosto, alle ore 18, riaprirà la Villa Marittima del Paese Alto. «Con il supporto degli archeologi che hanno lavorato nell’area, si potranno ammirare – spiega l’assessore alla cultura Annalisa Ruggieri – non solo i reperti emersi nella parte interna ma anche quelli venuti alla luce sulla parte esterna all’edificio dell’ex scuola elementare, ritrovamenti che gettano una luce tutta nuova sull’importanza che ha avuto in epoca romana la Villa Marittima di San Benedetto del Tronto». Nell’estate 2020 i lavori di recupero avevano infatti consentito di aprire alla pubblica fruizione gli spazi interni nei quali è collocato il mosaico di età romana risalente al I secolo a.C. Con gli elementi a disposizione, si era giunti alla conclusione che nella Villa Marittima sambenedettese si producesse il garum, un condimento usato dagli antichi romani.

Poi il cantiere, sempre in coordinamento con la Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio delle Marche, è ripartito in autunno con gli scavi che hanno interessato la parte esterna che si affaccia su piazza Sacconi. Sono così tornati alla luce altri mosaici di età romana e parti di una vasca rivestita con “cocciopesto”, materiale edilizio caratteristico del periodo usato come rivestimento impermeabile di pavimenti e pareti, e si è avuta invece la prova che nella Villa Marittima del paese Alto si producesse vino.

«Dopo l’estate partirà l’ultima fase dell’intervento – dice ancora l’assessore Ruggieri – con la realizzazione di due teche in acciaio e vetro destinate a proteggere i reperti, pannelli informativi, un nuovo arredo della parte di piazza Sacconi interessata dagli scavi. Ma prima di completare il complesso intervento si è voluto condividere con cittadini e turisti il piacere di ammirare i risultati di questo appassionante lavoro archeologico. Mi piace sottolineare come l’intera operazione sia stata finanziata con fondi regionali e statali che siamo riusciti ad intercettare». Per partecipare alle visite guidate è obbligatorio prenotare al n. 3534109069 ed esibire una delle Certificazioni verdi Covid-19 (Green Pass o tampone o certificato di avvenuta guarigione).

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