di REDAZIONE –
Grazie a uno speciale confezionamento con buste nere e ghiaccio secco, i grappoli colti dai giovani saranno portati dal winemaker a Montalcino per una lavorazione completamente priva di additivi –
SPINETOLI – Il profumo dell’uva matura, il contatto con la terra, i grappoli che dai filari si accalcano nelle ceste, l’allegria di giornate piene. Per i ragazzi della Locanda del Terzo Settore si ripete in questi giorni un rituale prezioso, quello della vendemmia, che porterà, tra 12 mesi, all’imbottigliamento del vino targato Centimetro Zero. Per il terzo anno consecutivo, Martina, Giulia, Francesca, Emidio, Daniele, Davide, Barbara, Fabio, Costantino, Riccardo e Alessio si ritrovano insieme sotto la guida appassionata di un winemaker d’eccezione, Roberto Cipresso. Sarà lui a portare a Montalcino il prezioso raccolto per trasformarlo in vino.
«I grappoli che hanno colto i ragazzi – spiega Cipresso – sono stati confezionati in cassette di plastica inserite all’interno di buste nere, con quattro cucchiai di ghiaccio secco ciascuna. Questo procedimento fa sì che io possa trasportare l’uva fino alla mia tenuta, in Toscana, senza che nel frattempo avvenga la fermentazione. Quando a Montalcino inizieremo la lavorazione dei grappoli, sarà come se li avessimo colti pochi minuti prima. É questo il ‘segreto’ che permette di produrre un vino non trattato, completamente privo di additivi».
Completata la lavorazione dell’uva, il vino riposerà in botti di rovere per un anno e nel settembre del 2022 la Locanda Centimetro Zero potrà mettere a disposizione dei suoi ospiti il nuovo nettare. «In questi giorni – spiega Roberta D’Emidio, responsabile del progetto sociale “Centimetro Zero” – stiamo imbottigliando l’uva raccolta l’anno scorso e che è diventata il nostro “Soqquadro Rosso”. Mentre i grappoli che stiamo raccogliendo in questi giorni, daranno vita al vino “Soqquadro Rosso 43° Parallelo”, a rimarcare la linea immaginaria che unisce il Piceno e Montalcino.
La Locanda “Centimetro Zero” è un ristorante sociale che da sei anni impiega, a Pagliare del Tronto, giovani con disabilità intellettive, realizzato insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.
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