“Darknights”, il nuovo progetto pittorico di Mario Vespasiani viaggia in Italia

di REDAZIONE –

Prende il via oggi, giovedi 14 ottobre, in vari luoghi d’Italia, il nuovo progetto pittorico dell’artista ripano Mario Vespasiani: “Darknights”, cavalieri dalla sagoma oscura che si muovono come forze cosmiche sopra un mondo caotico, facendosi emblemi di valori come la giustizia, la rettitudine e il coraggio –

Il recentissimo progetto pittorico di Mario Vespasiani intitolato “Darknights” svela un altro elemento della sua personale indagine sul mondo descritta in chiave simbolica. In queste nuove tele cambiano i temi e soprattutto le modalità espositive e dunque di fruizione. In tutti i cicli precedenti l’artista ha sempre considerato le opere non solo immagini artistiche quanto codici da decifrare e questa volta a mutare e a caricarle significato sono anche gli spazi nei quali sono state inserite. Le tele vengono ora collocate in contesti naturali, cercano una sorta d’invisibilità rispetto alla folla, la concentrazione rispetto alla distrazione, la scarica emotiva piuttosto che il semplice piacere estetico. In un momento di forti contraddizioni e di dubbi esistenziali, questi lavori si relazionano con le forze della natura e con l’anima dell’universo, con lo stare al mondo di ciascuno, che si percepisce meglio lontano dal frastuono sociale e dalle interruzioni continue, specialmente da quelle inferte all’attenzione dagli apparecchi tecnologici.

Vespasiani fa appello ad un approccio al quadro istintivo, che non diminuisce la veemenza espressiva bensì la esalta nell’inaspettato rapporto uno a uno, in quanto richiamo ad una presa di coscienza del proprio ruolo e della missione individuale. I dipinti assumono così in quegli ambienti aperti e insoliti un carattere iniziatico, nell’evolvere la consapevolezza di essere in un momento storio epocale, in cui le forze distruttive debbono essere fronteggiate dalle risorse interiori, unite a quelle che discendono dall’alto. Per tale ragione le tele rettangolari raffigurano in una sequenza di eventi, le gesta cavalieri armati, che sulle nubi discendono verso lo spettatore nel loro incedere deciso. Cavalcano sopra un mondo caotico facendosi emblemi di valori come la giustizia, la rettitudine e il coraggio. Sfidano a loro volta gli elementi che li avvolgono, solcando acque e fiamme, i tubini e le terre sconquassate dal disordine. In uno scontro totale dove ogni certezza sembra traballare, l’artista invita a dimostrarsi saldi, sicuri di una elevazione del sé e per questo pronti a guardare oltre, alla maturazione ottenuta proprio a seguito della prova.

Questi cavalieri dalla sagoma oscura, non colpiscono a caso, non decimano ogni cosa al loro passaggio, ma dal cuore riconoscono il valore delle persone da preservare dalla distruzione. Sollevano dalla polvere coloro i quali nei momenti determinanti si sono comportati seguendo la legge morale e quella che regola il ciclo della vita e dell’intero creato.  I Darknights  sono delle presenze raramente visibili, si muovono come forze cosmiche che giungono a mantenere l’equilibrio quando il pianeta terra si sente in pericolo e che come raccontano alcune profezie, sono i portatori di una luce sconosciuta. Possono anche essere intesi come le risorse interiori che non si pensava di avere, per questo appaiono neri come le notti senza stelle e non riconoscibili in volto, in quanto dimorano nel profondo, ma quando gli eventi accumulano una certa pressione, si palesano, compiono la loro opera e immediatamente ritornano nel loro regno.

Per la prima volta non viene comunicata la sede della mostra, in quanto l’energia presente nelle opere si rivolge non solo a chi le vedrà dal vero ma all’intera natura, dato che chi si troverà in quei luoghi senza aver ricevuto nessun indizio si sentirà come richiamato da una forza attrattiva, da una componente misteriosa in grado di far risuonare certe vibrazione. Secondo Vespasiani il momento attuale è da intendersi come una fase di emancipazione delle coscienze che porterà il mondo verso una nuova alba dello spirito e ritiene che alla grande arte sia affidato un ruolo fondamentale per riallacciare in maniera visibile i legami con la madre terra e col regno dell’eterno.

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