di REDAZIONE –
ASCOLI PICENO – Erranti, erotici, eretici. É ciò che accomuna Gino De Dominicis e Cecco d’Ascoli, che hanno ispirato le due mostre del Premio Marche 2021, edizione nazionale, appena inauguratosi al Forte Malatesta di Ascoli Piceno. Affollata la sala durante la presentazione con Donatella Ferretti, vicesindaco di Ascoli; i curatori Andrea Bruciati e Stefano Papetti, e Stefano Tonti, presidente Amia che organizza il premio. La mostra “Il tempo, lo sbaglio, lo spazio: Gino De Dominicis”, a cura di Andrea Bruciati, aperta nell’ex carcere del forte, con molte opere grafiche del maestro di Ancona e quadri di Mario Schifano, Giorgio De Chirico, Lucio Fontana, Francesco Clemente, Sandro Chia, Mimmo Paladino, Maurizio Cattelan, Michelangelo Pistoletto e tanti altri, oltre ai marchigiani Osvaldo Licini, Scipione, Claudio Cintoli, Maurizio Mercuri, lo jesino Lorenzo Morri e il sanbenedettese Alessandro Fogo. Spicca “Tentativo d’immortalità suicidio strategico” del 1971, di Gino De Dominicis, che si può dire definisca la parabola del noto artista. Poi nei locali dell’ex convento di suore nel forte, la mostra monografica “Omaggio a Cecco d’Ascoli” ispirata al poeta, astronomo, contemporaneo di Dante, arso vivo con i suoi libri, per decisione dell’Inquisizione romana, a Firenze. Si sono ricordati di lui all’inizio del ‘900 quando ascolani emigrati a New York fecero portare ad Ascoli una statua del poeta, scartata due anni dopo ed inaugurata ufficialmente un secolo dopo. Qui troviamo opere di Omar Galliani (ex docente Accademia Belle Arti di Urbino), Marco Del Re, Giosetta Fioroni e tanti altri, oltre agli artisti marchigiani Tullio Pericoli; Pino Mascia (Accademia Belle arti di Urbino); Paolo Annibali; Stefano Tonti e Andrea Chiesi (Accademia Belle Arti di Macerata); Paolo Benvenuti e Valeriano Trubbiani. Il Premio Marche è aperto fino al 27 marzo 2022 martedì e giovedì ore 10-13; mercoledì e venerdì ore 15-18; sabato, domenica, festivi e prefestivi ore 10-13 e 15-18. Ingresso 6 euro; 4 ridotto.
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