di ROSITA SPINOZZI –
RIPATRANSONE – Raggiunge il traguardo della trentesima edizione il Concorso Grafico Pittorico “Un angolo di Ripatransone”, dedicato agli scorci più caratteristici del Belvedere del Piceno e organizzato dall’Archeoclub d’Italia con la partecipazione degli studenti dell’Isc di Cupramarittima e Ripatransone. Le modalità del concorso? Attraverso l’osservazione diretta i partecipanti hanno rappresentare con tecnica libera su cartoncino o su altro materiale, un angolo di Ripatransone che ne testimoni la storia, l’arte e la caratteristica ambientale. Grande l’adesione all’iniziativa proposta dall’Archeoclub nell’ambito del percorso didattico di formazione di miniguide in collaborazione con i docenti di educazione artistica: 80 i partecipanti con opere estremamente eterogenee per il tipo di tecnica ma anche per la scelta del soggetto da rappresentare. I lavori sono stati esposti nella Sala Ascanio Condivi dove i membri della giuria presieduta dall’architetto-pittore Eugenio Cellini, dopo un’ attenta valutazione, ha espresso la seguente graduatoria: primo classificato Edoardo Capecci (Compostezza nella composizione e nella realizzazione. Eccellente armonia cromatica; spontaneità e fantasia nella ricerca personale del particolare); secondo classificato Gabriele Scarpetta (Disegno monocromatico, evidente abilità nel chiaroscuro e nella rappresentazione volumetrica); terzo classificati Alberto Roselli (Nonostante la difficoltà di rappresentazione dello spazio prescelto, è riuscito a dare il dovuto senso di profondità e prospettiva, grazie anche ai numerosi particolari). Segnalate le opere di Lucrezia Traini e Larisa Tanasa. La cerimonia, presieduta dalla presidente del locale Archeoclub, Donatella Donati Sarti, alla presenza del sindaco Alessandro Lucciarini De Vincenzi, l’assessore alla cultura Stefania Bruni, con il rappresentante scolastico dell’Isc Giuseppe Marchetti. I premi ai vincitori sono stati consegnati da Francesco Massi, in rappresentanza della Banca di Credito Cooperativo di Ripatransone e del Fermano che da sempre offre i primi tre premi. La mostra è rimasta aperta anche nella domenica successiva per consentire una maggiore visibilità al pubblico.
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