di REDAZIONE –
MACERATA – All’interno di un’offerta culturale differenziata avviata nel maggio di quest’anno – frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata e l’assessorato alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Macerata avviata grazie al lavoro progettato da un Comitato organizzativo di esperti, con il coordinamento scientifico della professoressa Laura Melosi di UniMC e l’apporto istituzionale dell’assessore Katiuscia Cassetta – e che si concluderà nei primi mesi del 2022, il Convegno di studi “Tra’ due liti d’Italia”. Echi danteschi nelle Marche, previsto nelle giornate del 18 e 19 novembre all’Auditorium UniMc (ex Banca Marche), rappresenta l’evento cardine delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Con l’occasione del convegno, la Biblioteca Mozzi Borgetti allestisce una mostra iconografica e documentaria dedicata a Dante e le Marche.
«Università e Assessorato sono state concordi nel voler valorizzare i lasciti danteschi nel nostro territorio – afferma la professoressa Laura Melosi – mettendo in mostra il patrimonio della biblioteca ed evidenziando nella due giorni di convegno cosa Dante ha significato nel territorio latamente marchigiano, tra Tirreno e Adriatico. Non possiamo dire con certezza che il poeta abbia attraversato questa regione, ma l’eco delle sue vicende è arrivato da subito». Il Convegno intende riflettere sui lasciti danteschi nella cultura delle Marche e riscoprire il dantismo coltivato nei secoli in questa regione, attraverso la partecipazione di studiosi che illustreranno la varia e radicata presenza dell’Alighieri nella storia marchigiana, in contesti per molti versi importanti nella tradizione degli studi a lui rivolti.
I lavori tracceranno un quadro esegetico che dai primi decenni del 1300 attraverserà l’età umanistico -rinascimentale, per spingersi fino al secolo XIX e affrontare la contemporaneità in una tavola rotonda conclusiva sull’influsso dantesco in alcune tendenze poetiche attuali. Le relazioni presentate, di carattere filologico-letterario e storico-geografico, permetteranno di ridefinire l’opinione diffusa della labile presenza del poeta in questo territorio. Al contrario, l’attenzione dedicata a Dante da noti e autorevoli letterati e critici, antichi e moderni, che alle Marche sono legati per origine o per attività intellettuale, ha consentito uno sviluppo significativo della ricezione e diffusione dell’opera dantesca nel tempo.
In dialogo con gli approfondimenti scientifici offerti dai relatori del convegno, il 18 novembre, alle 17.45, nelle Sale Antiche della Biblioteca Comunale “Mozzi Borgetti”, sarà inaugurata la mostra “In quella parte del libro de la mia memoria». Incunaboli, edizioni e studi danteschi conservati nella Biblioteca comunale “Mozzi Borgetti”, nella quale sarà esposta una ricca selezione sia di edizioni della Commedia e di altre opere di Dante, sia di libri e opuscoli che hanno segnato tappe essenziali e rilevanti degli studi danteschi, dal Quattrocento al primo Novecento, anche con una sezione dedicata alle Marche.
«Questa mostra, realizzata grazie alla competenza e passione dei bibliotecari della BMB e all’ormai consolidata collaborazione con l’Università degli studi di Macerata – interviene l’assessore alla Cultura, Katiuscia Cassetta -, permetterà ancora una volta di valorizzare e far conoscere il ricco patrimonio bibliografico della biblioteca. Nel corso del 2021, attraverso le iniziative come rassegna di poesia, “Amor mi spira” curata da Filippo Davoli e “Dante Young”, ciclo di incontri su cinque canti svolti in biblioteca e trasmessi in diretta FB tenuto da dottorandi e laureandi dell’Università di Macerata, la Mozzi Borgetti ha contribuito a celebrare l’anniversario dei 700 anni dalla morte del Sommo poeta. Inoltre la mostra sarà l’occasione per ricordare anche un artista maceratese, Ivo Pannaggi, che proprio in questo anno ricorre un doppio anniversario, 40 anni dalla morte e 120 dalla nascita, grazie all’esposizione della sua opera dedicata al poeta fiorentino. Insieme a Maria Stefania Gelsomini , responsabile del Comitato Tecnico scientifico , siamo felici di aprire ancora una volta la Biblioteca per un progetto di qualità e in forte connessione con le migliori energie della città».
L’esposizione è stata l’occasione per effettuare una ricerca del patrimonio librario dantesco presente in Biblioteca; sono stati individuate ben 814 opere correlate al poeta fiorentino, di cui oltre 600 sono state catalogate e sono individuabili nel Sistema Bibliotecario Nazionale, consultabili online. A corredo della mostra, sarà, inoltre, esposta, in occasione dei 120 anni dalla nascita e 40 dalla scomparsa dall’artista maceratese, l’opera Dante Alighieri Ivo Pannaggi, concessa dal Centro Studi Pannaggi, Manuela Martellini, Ricercatrice di Filologia italiana dell’Università di Macerata, sulla scorta dell’elenco, ha individuato quattro filoni tematici.
La sezione A comprende le stampe più antiche, la B raccoglie le edizioni del XVIII secolo, la C annovera alcuni studi di letterati e intellettuali di significativo rilievo nell’Ottocento mentre la sezione D si presenta come un ulteriore suddivisione della sezione C, che dall’Ottocento si estende al primo Novecento ed è dedicata a studiosi legati alle Marche per origini e per attività, che hanno rivestito un ruolo importante nella tradizione degli studi danteschi, sia a livello locale sia all’interno di confronti di più ampio respiro nazionale ed europeo, riguardo a questioni filologico- linguistiche e interpretative. La mostra sarà visitabile fino al 31 gennaio 2022 secondo i consueti orari di apertura della biblioteca: dal lunedì al venerdì 9 -13.30 e 14 – 18.30, il sabato 9 -13. Per accedere è necessario esibire il Green Pass.
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