di REDAZIONE –
MACERATA – Torna a Macerata, con rinnovato slancio e fiducia, “Così vicino così lontano – Macerazione 18” che presenterà il prossimo 21 dicembre, al Teatro Don Bosco, l’esperienza del Teatro della Comunità, un progetto di Marco Di Stefano e Tanya Khabarova con uno spettacolo scritto, diretto ed interpretato dai cittadini. L’iniziativa, la cui prima realizzazione in città fu nel 1999, è patrocinata dal Comune di Macerata. «Con piacere rinnoviamo il sostegno a un’importante tradizione della città – afferma l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Un modo diverso, unico e forse inconsueto di fare Teatro, un teatro che esce e raccoglie desideri e pensieri e prova a riconnetterli ed unirli in uno spazio dedicato all’ascolto e condivisone ma soprattutto a vivere un’esperienza insieme. L’omaggio a Rodolfo Craia ci ricorda di essere sempre attenti alla storia dei personaggi che hanno fatto grande questa città, l’hanno amata e in essa è per la comunità hanno lavorato nella loro vita».
Il Teatro della Comunità è un’esperienza di teatro partecipato e sociale, dove chiunque ha la possibilità di comunicare attraverso il linguaggio teatrale, una proposta tesa a rimettere in gioco il cittadino, a riscoprire l’arte del dialogo, dell’ascolto, una voce diversa alla ricerca dell’accordo, dell’armonia e anche del contrappunto, ma nel rispetto e nella comprensione reciproca. Obiettivo principale di quest’esperienza, unica nel suo genere, sviluppare il senso della comunità, dello stare insieme, in sicurezza, del teatro come luogo di incontro, volano della comunicazione, fucine di idee, creatività e inclusione sociale. «Il teatro come spazio di socialità, di incontro, di conoscenza e di inclusione. Il Teatro della Comunità è tutto questo – afferma l’assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro – e rappresenta l’annullamento di qualsiasi diversità, un teatro non fine a se stesso ma “terapeutico” che aiuta i cittadini a essere più consapevoli e più solidali, attenti alla società civile e dunque alla comunità». A partire dal prossimo 7 dicembre, le prove, 14 in tutto, si terranno al Centro polivalente di via Verdi.
«Quest’anno il Teatro della Comunità – interviene Marco Di Stefano – è dedicato all’artista maceratese Rodolfo Craia, attore, regista, organizzatore, cantante, scrittore e, soprattutto, un grande amico e collega. Dedichiamo a lui e alla sua memoria questa edizione affinché la sua arte non venga dimenticata. Inoltre, vorrei sottolineare che non a caso presentiamo oggi l’evento perché è la Giornata internazionale delle persone e come tutti sanno il Teatro della comunità ha nel suo dna la ricerca dell’inclusione e dell’integrazione tra tutti i cittadini ma con un’attenzione particolare alle persone con disabilità. Noi, con il Teatro della Comunità, con la nostra piccola grande utopia, facciamo un teatro dove tutte le voci contano e nessuno viene mai lasciato indietro. Infatti questo coro felice, dolente, comico, tragico, propositivo, è la base del lavoro collettivo che giorno dopo giorno porta al miracolo della rappresentazione finale».
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