di REDAZIONE –
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del Comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso” relativa alcune considerazioni sul nuovo Madonna del Soccorso –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Riguardo alle dichiarazioni del consigliere di maggioranza della Riviera, Andrea Assenti, secondo le quali la Regione avrebbe a disposizione almeno 400.000 mila euro per effettuare lo studio di fattibilità del nuovo ospedale, facciamo alcune considerazioni. Il consigliere afferma che per stanziare questi fondi, il sindaco Spazzafumo dovrebbe indicare una zona per l’edificazione del nuovo nosocomio. Consideriamo questa novità altamente positiva, in primo luogo perché lo stanziamento di questi fondi sarebbe il primo atto ufficiale e concreto in favore di un nuovo ospedale costiero di primo livello; in secondo luogo in quanto uno studio di fattibilità deve essere effettuato sulla base di un progetto di minima, con la previsione ad esempio di un preciso numero di posti letto, di reparti, di ambulatori e di servizi.
Sarebbe un punto fermo per l’attuale Madonna del Soccorso poiché diventerebbe semplicemente assurdo continuare a smantellare o non ripristinare un ospedale esistente, quando fosse iniziato ufficialmente l’iter per l’edificazione di quello nuovo. Sollecitiamo quindi la Regione a inviare sollecitamente, come dovuto, una richiesta formale al sindaco Spazzafumo per l’indicazione dell’area a ciò destinata (purtroppo le dichiarazioni alla stampa non costituiscono atti ufficiali) e nel contempo chiediamo al Sindaco di elaborare nel più breve tempo possibile, con gli uffici comunali preposti, una proposta idonea per dare concretezza al progetto del nuovo ospedale, solida base per riportare presto al Madonna del Soccorso tutti i servizi che mancano.
Ci stupiscono le reazioni di alcuni esponenti del PD, che vedono ancora oggi un ospedale di primo livello sulla costa come una sconfitta per Ascoli Piceno, quando l’attuale amministrazione regionale ha sempre sostenuto la possibilità di avere due nosocomi di primo livello, e quando mai nessuno ha affermato di voler togliere il nosocomio al capoluogo. Presupposto indefettibile della preservazione del Mazzoni ovviamente resta che questa non avvenga a discapito del bacino più popoloso e dei criteri previsti dalla legge, cui non si può derogare solamente in nome di una evidente preponderanza politica che tende a sfociare nella prepotenza».
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