Grottammare, torna il ciclo di conferenze “Il secolo sistino. Lezioni sul Cinquecento”

di REDAZIONE –

Sabato 22 gennaio il secondo appuntamento con le conferenze dedicate al “secolo sistino”-

GROTTAMMARE – Dopo l’apertura lo scorso dicembre con il prof. Filippo Mignini, riservata alla filosofia, il ciclo di conferenze “Il secolo sistino. Lezioni sul Cinquecento” prende un carattere letterario in occasione del secondo incontro, in programma sabato 22 gennaio, sempre al MIC-Museo dell’Illustrazione contemporanea in piazza Kursaal (ore 17.30). L’appuntamento è con Reno Cicchi, ricercatore e direttore dei Musei Civici di Grottammare, studioso di scuola italo-britannica (laurea a Parma, master a Londra, dottorato a Reading) con interessi di ricerca multidisciplinari rivolti soprattutto ai fenomeni artistici primonovecenteschi e alla cultura del Rinascimento.

La conferenza s’intitola “Argillano: conflittualità e repressione al tempo di Sisto V”. Il tema centrale è l’arcigno personaggio “nato in riva del Tronto” inserito da Torquato Tasso nell’VIII e nel IX canto della Gerusalemme liberata. Sulla base di un’originale rilettura delle sue vicende, il relatore ne fornirà un’interpretazione finalizzata a chiarirne l’importante valenza simbolica. Sullo sfondo, il complicato quadro storico in cui Tasso concepì il suo poema eroico (lo stesso nel quale Sisto V si trovò a muovere i primi passi importanti della sua carriera ecclesiastica) e la sorprendente fama di cui godeva Ascoli Piceno nel Cinquecento.

«A sorprendere – precisa lo studioso – è in realtà tutto ciò che ha a che fare con questo singolare personaggio, un maledetto pour cause. Ad esempio, quanto sia sempre collegato a situazioni “orride”, con esiti talora grotteschi e addirittura splatter; quanto questa sua “negatività” sia strettamente funzionale al valore simbolico che Tasso volle attribuirgli, tanto da poter parlare di un vero e proprio “sacrificio” di Argillano, consumatosi in tre morti simboliche; quanto scarso sia stato l’interesse critico da lui ricevuto in Italia, diversamente che negli Stati Uniti; quanto riesca a dirci di Ascoli e del Piceno, ossia della reputazione di zona bellicosa e faziosa nota in tutta l’Italia al tempo di Tasso e di Sisto V, che è l’elemento forse più inatteso emerso nel corso delle mie ricerche».

La partecipazione è gratuita, prenotazione consigliata su www.eventbrite.it. Gli spettatori dovranno attenersi alla normativa anticovid: ingresso con super green pass e mascherina Ffp2. La rassegna è parte delle celebrazioni del quinto centenario della nascita del pontefice Sisto V promosse e sostenute dalla Regione Marche e nasce con l’obiettivo di portare all’attenzione del pubblico il contesto in cui visse il papa grottammarese. Felice Peretti (Grottammare 1521- Roma 1590), infatti, fu testimone e protagonista di un periodo storico molto complesso, portatore di svolte cruciali per l’Italia e l’Europa in tutti i campi: religioso, politico, sociale. Da qui, l’idea di approfondire con un mini-ciclo di lezioni tenute da specialisti capaci di esporre le proprie idee in maniera comprensibile a tutti. I prossimi appuntamenti saranno con l’arte e la storia, rispettivamente con Tomaso Montanari (22 febbraio) e Sabina Pavone (18 marzo). L’organizzazione è curata dalla Libreria Rinascita di Ascoli Piceno, in collaborazione con i Musei Civici della Città di Grottammare per il cartellone “Sisto V e il suo tempo”, sostenuto anche dall’Amat.

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