di GIAMPIETRO DE ANGELIS –
CIVITANOVA MARCHE – Ci sono giorni che sembrano uguali ad altri, stessi impegni, percorsi, incontri. Sembrano uguali, ma non lo sono. Capita che ti fermi in un bar per la pausa caffè e ti guardi intorno. Siamo a Civitanova Marche, su zona collinare che guarda l’antico paese in alto e la città cresciuta sulla marina. Guardi i begli alberi, tra ulivi, querce, pioppi, lecci e un’infinità di cespugli. Poi noti un ruscello con un bel pontino in legno molto ben costruito e rifinito, che irresistibilmente ti attrae. Ed è così che ti accorgi di un pista pedo-ciclabile che sinuosamente serpeggia in su per la collina, dolcemente, con pendenza lieve, piacevole da percorrere. E che, quindi, percorri, e non hai più fretta di nulla. Sulla sinistra, un’infinita distesa di possenti ulivi dalla chioma ricca, sulla destra bei campi con ville e casali d’antica fattura. Il sole è pieno, la giornata mite e senza vento. Cammini, con l’intenzione di vedere come prosegue il percorso, con la curiosità del bambino. Noti uno slargo con strane costruzioni in legno.
Un piccolo parco dedicato, ma a cosa non lo si vede ancora. Avvicinandoti t’accorgi che le sculture, in tutto si tratta di cinque sagome, sono in legno e rappresentano gli insetti, api, farfalle e coccinelle. Al centro, una bellissima, colorata e articolata costruzione esagonale con ripartizione interna di spazi dove – guardando che sei ancora un poco distante – c’è qualcosa in ognuno di essi, ma non riesci a comprendere di cosa si tratti. Ancora pochi passi ed ecco che tutto si rivela, insospettabilmente: tronchetti di legno di formato diverso e ben incastonati tra loro, piccole fascine, rami sottili, foglie, paglia. Il tutto ben sistemato e di bell’estetica. Pensi che sia un’opera d’arte, un gioco creativo estroso per attrarre bambini (nei pressi ci sono giochi a loro riservati).
Ma è solo quando sei vicinissimo, e lo guardi bene e leggi, che resti folgorato sulla via di Damasco dell’ecologia: sei di fronte al Bugs Hotel “per insetti vagabondi”. Diciamolo: non te lo aspettavi. Con curiosità rinnovata, ed ora anche ben motivata, ti metti a leggere tutto il leggibile, approfittando dei cartelli delucidativi. E così sai che l’80% di tutte le specie viventi sul pianeta è dato dagli insetti che si distinguono in oltre un milione di varietà. Non c’è che dire: la biodiversità la fanno loro. Solo parlando di api, ci sono almeno ventimila specie e ben sappiamo quanto siano preziose e a rischio di estinzione con danni irreversibili per la vita sulla terraferma. Quando hai letto tutto (ci sono ben tre pannelli didattici), puoi raccontare che l’intento è quello di sensibilizzare i bambini e i ragazzi degli istituti scolastici alla conoscenza e al rispetto degli ecosistemi, non solo perché è giusto ma anche – direi soprattutto – perché è necessario, nella salvaguardia e l’equilibrio delle specie viventi, la nostra salute, in qualità e sostenibilità. E sai, in coscienza sai, che il messaggio è meritorio non solo per i ragazzi quanto per gli adulti, visto che le redini di decisioni e scelte, e comportamenti, sono maggiormente in loro mano.
Nello specifico, il parco civitanovese si trova lungo il percorso Castellaro. La passeggiata, davvero bella, sia che la si voglia percorrere a piedi che in bicicletta, da soli a mo’ di meditazione contemplativa, o in compagnia per piacevoli chiacchierate, si snocciola tra gli alberi e le campagne per una lunghezza intorno ai quattro chilometri. Inizia all’altezza dell’antico lavatoio comunale di Civitanova Marche, salendo fin su al magnifico borgo di Civitanova Alta. L’area che comprende il progetto Bugs Hotel è stata realizzata con il contributo dell’azienda ICA Group, sensibile alle tematiche dell’impatto ambientale, con la consulenza della Società Cooperativa Hort, nata come spin off dell’Università Politecnica delle Marche, dipartimento di Agraria, con lo scopo di fornire servizi in ambito agronomico e in ambiente naturale, con finalità sia ricreative che didattiche.
L’iniziativa è sicuramente lodevole e replicabile, nel senso che parchi così, con tanto di hotel per insetti, dovrebbero essere più diffusi. I ragazzi ne trarrebbero informazioni costruttive, gli adulti spunti di riflessione per una accresciuta consapevolezza sull’incidenza dei propri stili di vita sugli equilibri ambientali. Tornando al punto di partenza, alla nostra pausa caffè, c’è da riconoscere che ci sono soste più fortunate di altre, quelle che rivelano nuove sfumature cognitive. Ma forse è solo questione di saper guardare intorno e queste “rivelazioni” le potremmo avere spesso, ricordando le parole di Johann Wolfgang von Goethe: «Puoi costruire qualcosa di bello anche con le pietre che trovi sul tuo cammino».
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