di REDAZIONE –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è svolto, presso la sede Unicam di “Biologia della Nutrizione”, a San Benedetto del Tronto, il primo incontro in presenza del progetto “Life science manufacturing to excellence” che vede quale capofila Wylab, il primo incubatore italiano nel mondo dello sport tech, in un’associazione temporanea di imprese che vede la presenza dell’Università degli Studi di Camerino, Y2I, RedOrange e l’agenzia formativa Tecform. Il progetto è rivolto a giovani tra 18 e 35 anni, neo diplomati e laureati residenti nella Regione Marche iscritti ad un centro per l’Impiego della Regione Marche che vogliono partecipare ad un corso di crescita imprenditoriale. La partecipazione gratuita ai corsi verticali dà diritto a due crediti formativi per gli studenti, ci si iscrive su fareimpresasipuo.it.
Nel suo saluto, il sindaco di San Benedetto del Tronto, Antonio Spazzafumo, ha parlato di imprenditoria giovanile: «Quando si parla di imprenditoria, torno alle origini. Ho iniziato a fare l’imprenditore a ventiquattro anni, purtroppo non c’erano percorsi di studio come questo, però chi vuole essere imprenditore, comunque, lo “sente” dentro di sé. Oggi è più complicato che in passato, ma ci sono giovani pronti e sono felice di vederne qui molti, in rappresentanza di imprese locali. I giovani devono rimanere qui a lavorare, la politica deve creare le migliori condizioni, ha questo compito a tutti i livelli. Abbiamo tante eccellenze e dobbiamo valorizzarle: raccomando ai giovani di specializzarsi, anche a San Benedetto e nel Piceno abbiamo bisogno di figure professionali, le aziende lo chiedono».
Il professor Gilberto Mosconi dell’Università degli Studi di Camerino ha aperto l’incontro ricordando che “educare a fare impresa è importante, i principi del “fare impresa” possono essere applicati per qualsiasi tipo di azienda, anche per la piccola impresa personale e, non a caso, abbiamo abbinato l’incontro di questa mattina all’illustrazione agli studenti, nel pomeriggio, dei progetti Erasmus”. «Da un giorno all’altro – ha dichiarato il direttore di Wylab, Stefano Tambornini – la formazione è andata online, ma il cambiamento ha toccato tutti i settori. Dunque, dobbiamo capire che un atteggiamento manageriale e la capacità di adattarsi e rispondere alle esigenze di mercato sono capacità che riguardano tutti noi. Naturalmente, è importante non essere soli, avere dei tutor, in questo momento in cui bisogna saper leggere i trend di mercato, accrescere quelle che chiamiamo “soft skills” ed essere determinati, seguendo anche proprie intuizioni: la formazione continua è necessaria, anche perché in ogni settore il vantaggio competitivo dura molto meno che in passato. Il nuovo imprenditore non deve aver paura di sbagliare, monitorare sempre i bisogni del cliente e partendo da un bisogno reale. Su queste basi, i nostri tre corsi di “Fare Impresa” sono dedicati a tre verticali: Life Science, che riguarda gli aspetti della farmaceutica e della biomedica, Turismo & Valorizzazione del territorio, Sport & Benessere, inteso come miglioramento della qualità della vita».
Numerosi imprenditori locali hanno parlato delle proprie esperienze: Giulia Romani di RedOrange, società di consulenza e progettazione meccanica, Maria Paravani di Y2I, azienda del settore Life Science, Guido Favia di Biovecblock, che sviluppa soluzioni naturali ad impatto ambientale zero, Cristina Verdenelli di Synbiotec, specializzata nella ricerca e sviluppo di probiotici per applicazioni nella nutrizione umana ed animale, Marco Vespasiani di Meteda, azienda che si occupa di soluzioni software ed hardware per il diabete e la nutrizione, Marco Aguzzi che, con MyPoint Tennis, opera nel segmento delle attrezzature sportive, ideatore di un sistema elettronico per la gestione del punteggio dei match di tennis e Marco Viezzoli di Leaguelinks, la nuova community dedicata al mondo del basket.
Il percorso formativo del progetto punta ad offrire ai giovani ed ai potenziali manager la possibilità di avere gli strumenti per far crescere un’azienda in un contesto dinamico come quello attuale: un’opportunità che si può cogliere non solo nelle grandi metropoli ma anche in provincia. Dopo gli interventi, è stato svolto un primo laboratorio sul mindset imprenditoriale, in cui sono stati mostrati ai partecipanti gli strumenti del business model canvas, che saranno importanti nelle successive giornate di formazione. Il progetto è itinerante sul territorio della Regione Marche con centro nevralgico a San Benedetto del Tronto, presso il Centro Agroalimentare, sede di Wylab nelle Marche.
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