Giovani geologi Unicam alla finale europea dell’Imperial Barrel Award

di REDAZIONE –

CAMERINO – Importante risultato per un gruppo di giovani geologi Unicam coordinati dal prof. Miller Zambrano, che hanno raggiunto le finali europee dell“Imperial Barrel Award”, competizione internazionale rivolta a giovani laureati nelle geoscienze promossa ogni anno dall’American Association of Petroleum Geologists, sfiorando di un soffio il podio e ottenendo una menzione speciale per il team working Michela Principi, Matteo Pedini, Abel Zaragoza, Lorenzo Animali e Gregorio Baiocchi hanno presentato un progetto per la valutazione di opportunità energetiche nel mare del Nord, in particolare in Danimarca, con un focus particolare sui temi della transizione energetica e della sostenibilità.

«Abbiamo scelto di partecipare – ha sottolineato il prof. Zambrano – perché da questa edizione la competizione è un po’ cambiata e si è orientata alla transizione energetica e alla gestione ed utilizzo di reservoir petroliferi, tematiche di cui ci occupiamo e che sviluppiamo sia nelle nostre attività di ricerca che nelle attività didattiche dei corsi di laurea in Geologia.L’idea progettuale dei ragazzi è stata quella di partire dalla classica caratterizzazione dei serbatoi petroliferi ai quali hanno applicato una serie di metodologie per interpretazioni sismiche, valutazione dal punto di vista volumetrico e per il riutilizzo di queste risorse in ottica green, proponendo quindi un utilizzo alternativo di serbatoi presenti nel Mare del Nord ed in particolare in Danimarca,ad esempio per lo stoccaggio di CO2. Siamo davvero molto entusiasti del risultato ottenuto, che proprio non ci aspettavamo alla nostra prima partecipazione: ringrazio per questo i ragazzi e ragazze che si sono voluti mettere in gioco, lavorando con grande impegno e professionalità e gli Industrial Advisor che hanno collaborato e ci hanno supportato».

«Partecipare a questa competizione internazionale – ha affermato Gregorio Baiocchi anche a nome di tutto il team – è stata per noi una grande opportunità. Grazie al prof. Zambrano ed agli altri mentori siamo riusciti a superare le difficoltà iniziali. E’ stato molto impegnativo, ma è stato davvero stimolante lavorare in team, ognuno di noi ha portato le proprie competenze e le ha condivise e sono diventate poi quelle del gruppo».

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