“Gli angeli nella New Age e nella Sacra Scrittura”, questa sera incontro di formazione del Gris diocesano

di REDAZIONE –

Il Gris della diocesi di San Benedetto del Tronto inizia con questo tema il primo incontro di formazione online che si terrà questa sera, mercoledì 20 aprile, alle ore 21.15. Il relatore è Francesco Mangani, sacerdote della diocesi di Ascoli Piceno –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Si legge su un sito di un’astrologa “nella nostra cultura l’Angelo Guida può essere identificato con l’Angelo Custode”. È curioso che tale frase possa essere presa sul serio da un cristiano cattolico o di altra confessione perché non è vero che nella nostra cultura l’angelo guida è l’angelo custode» afferma Giancarla Perotti, responsabile del Gris diocesano «Ed è altrettanto curioso che in fondo alla home page di tale sito, dove viene riportato i vari compiti dell’angelo guida o spirito guida è scritto: “Per richiedere l’attivazione al contatto con l’Angelo Guida cliccate qui” e ancora “Per richiedere un channeling attraverso un tramite cliccate qui”. Sempre nello stesso sito c’è una sezione intitolata Channeling e ne spiega il significato “Il channeling è la possibilità spontanea o voluta di entrare in contatto con gli Angeli, Arcangeli, Maestri, Spiriti Guida e con i defunti” si tratta quindi di spiritismo».

«Oggi gli angeli sono molto di moda. – spiega Perotti – Tante persone cercano di individuare il nome del suo angelo custode, il suo angelo guida, ma in realtà tutto questo è soltanto il “bagaglio” della New Age, si tratta della cultura New Age. Per la civiltà occidentale invece l’angelo ha come sua culla generativa soprattutto le Sacre Scritture. Dal primo libro coi “Cherubini dalla fiamma della spada folgorante”, posti a guardia del giardino dell’Eden (Gn. 3,4) fino alla folla angelica che popola l’Apocalisse, l’intera Bibbia è animata dalla presenza di queste figure sovraumane, ma non divine, la cui realtà era nota anche alle culture circostanti a Israele. Il nome ebraico di angelo, “mal’ak” lo troviamo 215 volte nell’A. T. e greco “ánghelos” ben 175 volte nel N. T. e il suo significato è messaggero».

«Possiamo da qui intuirne la missione e per usare un termine del filosofo Massimo Cacciari “la necessità”, “L’angelo necessario” è infatti il titolo di una sua opera che tratta di questa figura biblica, affermata ripetutamente dalla tradizione giudaica e cristiana, confermata dal Magistero della Chiesa nei documenti conciliari e accolta nella liturgia e nella pietà popolare. – conclude Giancarla Perotti – Il compito dell’angelo è sostanzialmente quello di salvaguardare la trascendenza di Dio cioè il suo essere misterioso rispetto al mondo, ma al tempo stesso di renderlo vicino a noi comunicando la sua parola e la sua azione, proprio come fa il messaggero. Infatti in alcuni casi l’angelo nella Bibbia sembra quasi ritirarsi per lasciare spazio a Dio che entra in scena direttamente (Es. 3,2-4)».

Il Gris della diocesi di San Benedetto del Tronto inizia con questo tema il primo incontro di formazione online, moderato da Giuseppina Postacchini, che si terrà mercoledì 20 aprile alle ore 21.15 al quale si sono iscritte più di cento persone da tutta Italia (Palermo, Ragusa, Taranto, Reggio Calabria, Roma, Livorno, Perugia, Ancona, Iesi, Treviso, Verona, Milano, Busto Arsizio, Novara, Torino ed altre) e dalla Germania. Il relatore Francesco Mangani, sacerdote della diocesi di Ascoli Piceno, insegnante di Mariologia, ha all’attivo alcuni interventi e pubblicazioni su tematiche inerenti all’ambito di studio del Gris di cui è collaboratore ad alcuni anni. Il tema del prossimo incontro, “Gli Angeli nella New Age e nella Sacra Scrittura”, riferisce il prof. Mangani, “intende far comprendere le sostanziali differenze tra l’angelologia della teologia cattolica e le varie ideologie della New Age. Lo pseudo culto angelico delle moderne forme religiose, affonda le sue radici nella tradizione cabalistica ebraica e soprattutto nelle successive devianze esoteriche susseguitesi nel corso dei secoli. Per questo è necessario un accurato discernimento per capire le sostanziali differenze e non lasciarsi ingannare dalle apparenti somiglianze”.

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