di REDAZIONE –
RIPATRANSONE – Oggi, domenica 29 maggio, si celebra la XXI Giornata Nazionale del Sollievo. L’evento, come richiamato dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 maggio 2001, è finalizzato a “promuovere e testimoniare, attraverso idonea informazione e tramite iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale, non potendo più giovarsi di cure destinate alla guarigione”. Ripatransone, Città del Sollievo dal 2013 e prima Città d’Italia ad aver ottenuto tale riconoscimento, vuole ricordare tale ricorrenza anche in relazione al valore che il tema del sollievo ha assunto nel corso degli ultimi difficili mesi per il nostro Paese.
La nomina a Prima Città del sollievo è stata fortemente voluta dal Prof. Numa Cellini, illustre luminare della Medicina in campo Radioterapico originario di Ripatransone e Socio Fondatore della Fondazione Ghirotti, ente promotore delle iniziative in tale ambito nonché grazie alla volontà del sindaco Prof. Remo Bruni e della dott.ssa Barbara Marinelli, già Assessore alle Politiche Sociali della Città. Ripatransone ha assunto poi un ruolo determinante nell’aver messo in campo, su idea della dott.ssa Marinelli, la Prima Edizione del Raduno delle Città del Sollievo nel 2015. Dopo il periodo pandemico, unitamente al prof. Remo Bruni, alla dott.ssa Barbara Marinelli ed alla dott.ssa Manuela Ascani, l’Amministrazione Comunale ha preso parte al sesto Raduno delle Città del Sollievo nella vicina Macerata. Ad oggi la rete delle Città del Sollievo conta 33 comuni, tra le quali spiccano Perugia, Assisi, San Giovanni Rotondo, Macerata, Mantova, Vicenza e la gemellata toscana Certaldo.
«La ricorrenza della Giornata del Sollievo ha come scopo principale quello di sensibilizzare l’attività del sollievo verso quelle persone che vivono in condizione di dolore dovuto al loro stato di malattia e sofferenza. Si deve pertanto evitare che il dolore diventi una malattia nella malattia stessa» afferma il sindaco Alessandro Lucciarini De Vincenzi «Mi corre l’obbligo ringraziare chi, operatori sanitari e non, nella quotidianità, si trova, con azioni concrete, ad assistere i bisognosi donando loro vicinanza, cure e premura che contribuiscono a rendere dignitoso il loro tempo, perché è su queste basi che poggia la nostra cultura del sollievo».
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