di REDAZIONE –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Enrico Vanzina presenta il libro “Diario diurno”, domenica 17 luglio alle ore 21.30 alla Palazzina Azzurra. Conversa con l’autore Claudio Siepi. L’evento è organizzato dall’associazione “I luoghi della scrittura” e dalla libreria “Libri ed Eventi” con il patrocinio e il sostegno dell’Amministrazione comunale e della Regione Marche. Enrico Vanzina, figlio del grande regista Steno, vive nel mondo del cinema sin dalla nascita. Nel 1976 ha iniziato a scrivere sceneggiature e a collaborare con i maggiori esponenti del nostro cinema. Nel corso degli ultimi quarant’anni ha firmato insieme al fratello Carlo alcuni dei più grandi successi al botteghino, e realizzato moltissime fiction televisive. Ha vinto il Nastro d’argento, la Grolla d’oro, il Premio De Sica e il Premio Flaiano. Ma il cinema e la tv non sono la sua unica occupazione. Ha collaborato con il Corriere della Sera, scrive ogni settimana su Il Messaggero e ha pubblicato diversi libri.
IL LIBRO – Nella storia della letteratura il diario occupa un posto speciale. Sono diari, in fondo, le Confessioni di Sant’Agostino e i Saggi di Montaigne, due dei libri più letti e amati di sempre. E venendo a tempi più recenti il Diario dei fratelli Goncourt è un testo imprescindibile per comprendere la grande Francia ottocentesca, e, a modo suo, è un monumentale diario in più volumi l’acclamato La mia lotta di Karl Ove Knausgård. E lo è, ovviamente, il Diario notturno di Ennio Flaiano, libro meraviglioso che illumina il nostro dopoguerra e gli anni del boom. Proprio da Flaiano, che ha conosciuto personalmente quando era bambino, parte Enrico Vanzina per questo suo, affascinante, Diario diurno. Un diario adulto, iniziato da un uomo di 62 anni che non ne aveva mai tenuto uno. Un diario che racconta undici anni, racchiusi da due grandi crisi sociali, quella economica del 2011 e quella che stiamo ancora vivendo ed è legata alla pandemia.
E in mezzo: la vita, le gioie, i dolori, gli attimi solo in apparenza insignificanti ma in realtà decisivi, la politica, i libri, il cinema, certo, il cinema, gli amici che si ritrovano o se ne vanno, gli incontri casuali, le strade prese o perse. Perché un diario, se scritto da un grande autore, è molto di più del mero succedersi degli accadimenti, pubblici e privati che siano, è un’opera letteraria che sa far commuovere, sorridere, riflettere, rivelando verità spesso nascoste sul cuore umano. Diario diurno, ora ironico, ora malinconico, ora spensierato, ora meditativo, e sempre lucido, è un meraviglioso racconto degli ultimi undici anni, una testimonianza fondamentale per capire, attraverso uno sguardo unico e originale, l’Italia di oggi, messa in scena con una leggerezza e una profondità implacabili da uno dei nostri più grandi intellettuali.
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