Il Rotary Club ricorda Ottavio Medori: «Un galantuomo in grado di trovare positività in ogni persona»

di REDAZIONE –

La presidente del  Rotary Club di San Benedetto, Maria Rita Bartolomei, è intervenuta durante i funerali dell’imprenditre scomparso nei giorni scorsi –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Rotary Club di San Benedetto piange la scomparsa di Ottavio Medori, l’imprenditore scomparso negli ultimi giorni al quale, sabato scorso, il territorio ha dato l’addio. La presidente del Club, Maria Rita Bartolomei, ha partecipato alla cerimonia intervenendo al termine della funzione religiosa. «Con Ottavio – ha detto nel suo intervento – ho condiviso varie esperienze associative: nell’Ucid, nella Fondazione della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e soprattutto nel Rotary. Quando si perde una persona cara è complicato esprimere a parole i sentimenti che ci pervadono il cuore, così come è difficile confortare i familiari. Tuttavia, sento il bisogno di onorare insieme a voi la memoria di Ottavio. Una persona gentile, affettuosa, competente e generosa. Per illustrare alcune caratteristiche che io e i soci del Club consideriamo proprie di Ottavio, vi racconto un aneddoto che mi riguarda in qualità di Presidente».

«Poco più di un mese fa  – continua Bartolomei – ho rilasciato un’intervista ad una radio locale per spiegare i progetti che il nostro club ha in animo di fare. Successivamente, la nostra segretaria ha inviato a tutti i soci il link per ascoltare la registrazione. Nonostante il periodo difficile che stava vivendo, Ottavio non solo ha ascoltato la registrazione, ma mi ha anche telefonato. Un tale comportamento evidenzia responsabilità, disponibilità, impegno, dedizione e rispetto per i ruoli. Ottavio sapeva anche consigliare, esprimere il suo disappunto e criticare, laddove non era d’accordo. Ma lo faceva sempre con molto garbo: era un vero gentiluomo».

«La parte più importante del racconto è la seconda, che riguarda il contenuto della telefonata: si è complimentato con me per come ero riuscita in poche parole a trasmettere il significato profondo del service rotariano e dei nostri progetti per aiutare i più bisognosi. Da questo comportamento si deduce ciò che lo contraddistingueva. – conclude Maria Rita Bartolomei –  In un’epoca pervasa da un sempre maggiore individualismo, egoismo, narcisismo, competizione sfrenata e rivalità banali, conflitti crescenti per cose superficiali, lui riusciva a trovare il positivo in ogni persona, ad apprezzare e valorizzare il lavoro altrui, a promuovere l’autostima di coloro che incontrava. Ci mancherai Ottavio, ma serberemo sempre nel nostro cuore il ricordo della tua capacità di far sentire l’Altro importante, speciale».

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