di REDAZIONE –
ASCOLI PICENO – L’inflazione e i rincari energetici si fanno sentire anche tra i petali dei fiori. E così, tra le altre cose che aumentano, anche la tradizionale visita ai defunti inciderà maggiormente nelle tasche delle famiglie. È quanto rileva Coldiretti Ascoli su dati Ismea alla vigilia del Ponte di Ognissanti con il prezzo medio dei crisantemi cresciuto del 53% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno mentre sono più contenuti gli aumenti su gerbere, +38%, e garofani, +10%. «I vivai – spiega Armando Marconi, presidente di Coldiretti Ascoli Fermo – stanno subendo gli effetti dei rincari come le altre aziende. Senza contare che il settore veniva già da due anni di pandemia tra lockdown e zone a colori con un crollo verticale di cerimonie e festività che rappresentavano ogni anno importanti periodi di lavoro. Parliamo di un comparto chiave del Made in Marche, specialmente nelle province di Ascoli e di Fermo».
Parliamo di circa 200 realtà, oltre la metà delle aziende florovivaistiche che si occupano di fiori e piante rispetto al totale regionale. Soprattutto nel Piceno che da solo vale circa l’80% dell’export regionale del settore e nel primo semestre del 2022 sta per raggiungere i 6 milioni di euro di valore. «Tutte attività che hanno anche un punto vendita aziendale dove si possono fare acquisti diretti – aggiunge Marconi – risparmiare per via dei minori passaggi lungo la filiera ed evitando di alimentare l’illegalità rivolgendosi a venditori improvvisati. Il suggerimento è sempre quello di acquistare fiori dalle aziende locali: un modo per sostenere le imprese, l’occupazione e il territorio».
I crisantemi si possono acquistare come steli recisi e in vaso nelle diverse forme (pon pon, a dalia, a fiore grande, ad anemone, a margherita e spider) con uno o più fiori per stelo, anche in ciotola nella nuova forma a “cuscino rotondo”, e nei diversi colori. Il “fiore d’oro”, dal greco chrysòs (oro) e ànthemon (fiore), era già coltivato in Cina cinque secoli prima di Cristo, mentre in Europa si diffuse alla fine del 1700 in Francia, in Italia e in Inghilterra. E se nel nostro Paese il crisantemo ricorda soprattutto il giorno dei defunti, in Giappone – conclude la Coldiretti – è fiore nazionale, emblema araldico della famiglia imperiale e principale ornamento floreale utilizzato per la celebrazione delle nozze, mentre in molti Paesi è il simbolo di vita, forza d’animo e pace.
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