di REDAZIONE –
Riqualificato con fondi regionali, oltre a custodire i preziosi volumi appartenuti al Santo, l’edificio diventa polo culturale e didattico per far conoscere l’affasciante vita di San Giacomo della Marca, uomo di fede e di cultura –
MONTEPRANDONE – Si è tenuta questa mattina, sabato 26 novembre, l’inaugurazione del riqualificato Museo Civico Libreria dei Codici di San Giacomo della Marca che custodisce 61 volumi appartenuti alla libreria di San Giacomo della Marca di cui quattro autografi con trascrizioni di sermoni ed omelie e una lettera che il Santo indirizzò a San Giovanni da Capestrano, suo amico e confratello. Alla cerimonia oltre al sindaco Sergio Loggi, al vicesindaco Daniela Morelli, al presidente del Consiglio Comunale Antonio Riccio, agli assessori Roberta Iozzi e Christian Ficcadenti, al consigliere comunale Sergio Calvaresi, hanno preso parte l’assessore regionale Andrea Maria Antonini, la consigliere regionale Anna Casini, la consigliere provinciale Luciana Barlocci, il vicesindaco Giovanni Silvestri, la dott.ssa Rosangela Guerra funzionaria Archivista della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Marche, Padre Simone Giampieri Ministro provinciale della Provincia Picena San Giacomo della Marca dei Frati Minori, Padre Lorenzo Turchi Presidente del Centro Studi San Giacomo della Marca, Padre Michele Massaccio Guardiano del Convento di San Giacomo della Marca, il Comandante della Stazione di Monteprandone Gabriele Luciani, il Comandante della Polizia Locale Eugenio Vendrame, la Dirigente dell’Istituto comprensivo di Monteprandone Roberta Capriotti, il presidente del Bim Tronto Luigi Contisciani, Prof. Stefano Papetti Direttore dei Musei Civici di Ascoli Piceno, Don Vincent parroco della Chiesa di San Nicolò di Bari di Monteprandone, Don Armando Moriconi parroco dell’Unità Pastorale Regina Pacis e Sacro Cuore di Centobuchi e lo storico Saturnino Loggi e numerosi cittadini.
Dopo la benedizione di Don Vincent e il taglio del nastro, sì è entrati nell’edificio per i saluti e la presentazione dei lavori di adeguamento e miglioramento sismico che hanno interessato tutto l’edificio storico conosciuto come Palazzo Parissi, sede del museo. Nel suo saluto il sindaco Sergio Loggi ha ricordato l’importanza di questo luogo per i monteprandonesi. «Il Museo dei Codici è un prezioso gioiello di famiglia situato nel cuore del nostro splendido Borgo Storico – ha dichiarato Loggi – quando tre anni fa ci siamo candidati ad amministrare questo Comune, avevamo in animo di valorizzare il luogo in cui è conservata la preziosa eredità culturale lasciataci da San Giacomo. Con fondi regionali abbiamo iniziato i lavori architettonici. Nel frattempo i nostri Codici non li abbiamo chiusi in cassaforte ma abbiamo siglato una Convenzione con l’Amministrazione comunale di Ascoli Piceno. Grazie alla collaborazione con il Prof. Papetti, direttore dei Musei Civici di Ascoli Piceno, i Codici sono stati ospitati alla Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, in piazza Arringo, luogo in cui la storia ci racconta che San Giacomo avesse predicato. Oggi, in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono, restituiamo alla nostra comunità il Museo dei Codici più bello e sicuro di prima. É un momento di grande soddisfazione per l’Amministrazione comunale, ma il nostro impegno non finisce qui. Oltre che sede museale – ha concluso Loggi – vorremmo che questo edificio storico diventasse un polo culturale, un luogo di relazione e innovazione, una sede di mostre ed eventi, dove poter realizzare momenti di approfondimento e didattici per far conoscere l’affascinante vita di Giacomo della Marca, uomo di fede e di cultura».
Nel suo intervento l’assessore regionale Antonini ha auspicato che questo spazio diventi vivo e un punto di riferimento per tutto il territorio dove sviluppare un progetto di musealizzazione, mentre il vicesindaco di Ascoli Silvestri ha sottolineato che in tema di cultura, non ci può essere futuro, se non ci sono sinergie tra Enti come quella tra Monteprandone e Ascoli che ha permesso di ospitare i Codici nella Città delle Cento Torri durante i lavori. La consigliera provinciale Barlocci ha ricordato l’importanza di fare rete tra Enti per portare a termini progetti a vantaggio di tutto il territorio Piceno. Mentre la dottoressa Guerra ha affermato che l’inaugurazione di una sede della cultura è un momento di festa, possibile grazie anche alla collaborazione tra Istituzioni soprattutto quando i beni pubblici custoditi sono tutelati e vigilati dalla Soprintendenza.
Nel suo saluto il Provinciale Padre Simone Giampieri ha affermato che poter fruire del corpo incorrotto del Santo, che si trova al Santuario, e del suo pensiero attraverso i suoi Codici, i sermoni e le lettere, è una ricchezza per tutti. A sua volta Padre Lorenzo Turchi Presidente del Centro Studi, nel ricordare il progetto di digitalizzazione dei Codici del Santo, ha guardato al futuro e illustrato il passo successivo: realizzare una biblioteca in rete che possa restituire l’eredità culturale del Santo e far conoscere a tutti i Codici presenti non solo a Monteprandone e a Falconara, ma anche a Londra e in America. «L’accordo siglato tra Ascoli e Monteprandone – ha dichiarato il prof. Papetti nel suo intervento – ci ha resi onorati, ma anche gravati da grande responsabilità visto che questi codici sono tutelati dalla bolla di Papa Pio II che emanò una bolla papale conosciuta, che arrivava addirittura a sanzionare la scomunica per tutti coloro che avessero danneggiato o non restituito i libri del santo. Alla Pinacoteca Civica – ha concluso Papetti – sono stati ben 26.000 i visitatori che hanno ammirato i Codici del Santo e potuto ammirare il primo ritratto del Beato Giacomo del pittore Carlo Crivelli».
La mattinata si è conclusa con la presentazione da parte dell’architetto Fabio Varese del progetto architettonico di riqualificazione che è consistito nel consolidamento e riqualificazione degli spazi interni ed esterni, anche della vicina piazza IV Novembre, nell’abbattimento delle barriere architettoniche e nella sostituzione e messa a norma dell’impianto elettrico e idrosanitario e del progetto di musealizzazione che prevede l’utilizzo di tutti gli spazi per attività interattive e laboratoriali per bambini e ragazzi, mostre ed eventi culturali e di valorizzazione dei Codici del Santo. L’intervento di adeguamento e miglioramento sismico ha interessato tutto Palazzo Parissi, l’immobile situato nel Borgo storico che ospita il museo per un importo di 414.000 euro, di cui 160.000 euro di fondi regionali reperiti in risposta ad un bando emanato dalla Regione Marche, con cui si assegnavano contributi in conto capitale ai Comuni non rientranti nel cratere, a seguito degli eventi sismici del 2016.
Il Museo dei Codici custodisce 61 volumi appartenuti alla libreria di San Giacomo della Marca di cui quattro autografi con trascrizioni di sermoni ed omelie e una lettera che il Santo indirizzò a San Giovanni da Capestrano, suo amico e confratello. Nel museo sono anche presenti due antiche mappe di Monteprandone del XVIII e XIX secolo e una moneta coniata nel 1652 dal Duca di Mantova Carlo II Gonzaga per celebrare la nascita del figlio Ferdinando Carlo che fu donata al Beato Giacomo della Marca per la grazia ricevuta di aver avuto una discendenza. Durante i festeggiamenti, il Museo sarà aperto e visitabile gratuitamente sabato 26 novembre, dalle 16 alle 19, domenica 27 novembre, dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle 19 e lunedì 28 novembre, dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle 19.
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