“Gli amici della Rosa Bianca”, mostra a San Benedetto fino al 4 febbraio

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dal 23 gennaio al 4 febbraio, presso la Sala Consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto, verrà esposta la mostra dal titolo “La loro vita risuona come il canto di un’umanità nobile. Gli amici della Rosa Bianca”, a cura di Fides Vita, con il patrocinio del Comune. Allestito in concomitanza del 27 gennaio, Giorno della Memoria, dedicato al ricordo vivo della tragedia della persecuzione dei nazisti nei confronti degli ebrei – ma anche nei confronti del popolo Rom, di omosessuali e di chiunque fosse contro il regime hitleriano – il percorso racconta la straordinaria quanto drammatica storia di alcuni giovani poco più che ventenni, di differente estrazione e fede religiosa, che furono arrestati, processati e condannati a morte mediante decapitazione per non avere rinunciato a proclamare l’orrore del Nazismo e la libertà di ciascun uomo, a prescindere dal proprio credo o etnia.

Durante la Seconda guerra mondiale, tra il giugno 1942 e il febbraio 1943, questi ragazzi, guidati dai fratelli Hans e Sophie Scholl, Christoph Probst, Alexander Schmorell e Willi Graf, quasi tutti studenti universitari a Monaco, incitarono il popolo tedesco a liberarsi dalle catene del nazismo e a “strappare il manto dell’indifferenza”. Essi avevano infatti compreso che stava avvenendo qualcosa di terribilmente atroce e, mossi dalla fede e sostenuti dalla ragione, iniziarono a diffondere clandestinamente dei volantini contro regime nazista, volti a risvegliare le coscienze dei tedeschi annichilite da Hitler: «Fate resistenza passiva, resistenza ovunque vi troviate; impedite che questa atea macchina da guerra continui a funzionare, prima che le città diventino un cumulo di macerie…» (dal primo volantino della “Rosa Bianca”). Di essi rimarrà per sempre il ricordo di un amore per la libertà e per la verità, espressa con forza, fede ed intelligenza, fino al dono della propria vita, al punto da provocare ancora oggi un grande eco nel cuore di ciascuno di noi: «Nella grande notte del nazismo, la storia della Rosa Bianca è solo una piccola stella, ma è per ciò più preziosa e appartiene a tutta l’umanità.» (La Croce, la Rosa e la Svastica, di Paolo Borella).

La mostra sarà aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 20.00, con possibilità di visite guidate per gruppi e scolaresche. Giovedì 26 gennaio, alle ore 18.00, sempre presso la Sala Consiliare, si terrà un incontro di approfondimento con don Armando Moriconi e Barbara Falgiani, curatori della mostra. Info:www.fidesvita.org

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