Mario Vespasiani da copertina. L’artista marchigiano su Stilus e The Way Magazine

di REDAZIONE –

MARCHE – Mario Vespasiani da copertina. L’artista celebrato dalla rivista Stilus e su The Way Magazine. I riconoscimenti coronano un anno intenso, tra successi professionali ed atti di grande sensibilità, non a caso per il suo valore artistico e umano gli è stata consegnata dal Generale dell’Arma dei Carabinieri Rosario Aiosa la targa del Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia. Nella lunga carriera artistica di Mario Vespasiani, la profondità del suo lavoro non ha fatto che confermare la ricchezza di un serbatoio iconografico di rara potenza. Appena quarantenne Vespasiani è considerato uno dei maestri della nuova arte italiana per aver saputo innovare il concetto di pittura dall’interno, a livello tecnico quanto concettuale.

Se le opere continuano a certificarne il talento, anche la stampa non cessa di apprezzare la sua ricerca e dopo la copertina su Exit Urban Magazine insieme a Jeff Koons è arrivata quella di The Way Magazine – accessibile insieme ad altri contenuti su internet – dove sono state messe in risalto non solo le qualità artistiche ma anche la sua umanità. Seguita da quella della rivista internazionale di cultura sulla comunicazione scritta Stilus, che già gli aveva dedicato un corposo servizio di approfondimento e d’interpretazione della sua calligrafia, sulla scia dei grandi maestri trattati in precedenza da Frida Khalo fino a Vincent Van Gogh. The Way Magazine è una testata giornalistica di lifestyle, rivolta al lusso, alle personalità di valore e alle nuove tendenze e per tale ragione ha scelto un ritratto fotografico di Vespasiani, dove affiora tutto l’aspetto incisivo e raffinato dello sguardo dell’artista, che per attitudine è completamente aderente alle proprie opere e per indole gli appartiene lo stile del gentleman.

L’opera di Mario Vespasiani pubblicata sulla copertina di Stilus è invece parte del nuovo ciclo pittorico, intitolato Kingdom of Heaven, dove grazie a un’espressività inconfondibile, ha indagato i temi del sacro e dello splendore. Dentro prospettive vertiginose le figure si svelano leggere quanto luminose, come appartenenti ad un universo superiore in cui affiorano riverberi di altra bellezza e assenza di gravità, tra figurativo e astratto. Di recente è stato protagonista di un dialogo diretto e senza precedenti tra i suoi dipinti e quaranta capolavori di Francisco Goya. Una mostra che ha confermato le migliori aspettative, rivelandosi oggetto di entusiasmo generale, anche per aver abbracciato un pubblico vasto quanto eterogeneo, interessando autorità militari e civili, scolaresche e celebri personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo.

Francisco Goya e Mario Vespasiani hanno così dato voce ad un messaggio chiaro, non solo attraverso le rispettive opere, bensì teso a sottolineare il bisogno, quanto mai necessario, di un’arte quale osservatorio privilegiato della realtà, capace di indagare con acume le più estreme e profonde esperienze del vivere, dalla disperazione alle violenze, fino ai sentimenti che elevano l’uomo, dalla gioia all’estasi. Mario Vespasiani in questo periodo sta preparando una mostra in un importante museo di Roma ed è alle prese con due pubblicazioni.

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