In Art Winter, il 12 marzo appuntamento Claudio Damiani e Stefania D’Ambrosio

di REDAZIONE –

In Art Winter, il 12 marzo “Tutto l’universo obbedisce all’amore” con Claudio Damiani e Stefania D’Ambrosio –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Prosegue la V edizione di “In Art”, la rassegna letteraria e musicale a cura dell’associazione culturale Rinascenza, con la direzione artistica di Annalisa Frontalini. La rassegna quest’anno si articola in “In Art Teatro” e “In Art Winter” e quello che andrà in scena domenica 12 marzo al Pub Medoc di San Benedetto è il sesto appuntamento di In Art Winter, intitolato “Tutto l’universo obbedisce all’amore” con Claudio Damiani e Stefania D’Ambrosio. Alle ore 18.30 Claudio Damiani presenterà lil libro “Prima di nascere” (Fazi Editore), con letture a cura di Marina Benedetto. Alle 22 ci sarà in concerto Stefania D’Ambrosio con “Immaginaria”; Stefania D’Ambrosio sarà alla voce, Michele Micarelli al pianoforte, mentre le letture saranno a cura di Laura Margherita Di Marco. Modererà la serata Giuseppe Gennari.

Claudio Damiani è nato nel 1957 a San Giovanni Rotondo. Ha pubblicato vari libri di poesia, tra cui “Eroi” nel 2000 (Premio Montale), “Attorno al fuoco” nel 2006 (Premio Luzi), “Sognando Li Po” (Marietti, 2008, Premio Lerici-Pea), “Endimione” nel 2019, (Premio Carducci), “Prima di nascere” nel 2022 (Premio Viareggio) e i volumi antologici “Poesie” (a cura di Marco Lodoli nel 2010 (Premio Laurentum) e “La vita comune. Poesie e commenti” (con Arnaldo Colasanti, nel 2018). È stato tra i fondatori della rivista “Braci” (1980-84) e, nel 2013, di “Viva”, una rivista in carne e ossa. Nel 2016 ha pubblicato il saggio “La difficile facilità”. Appunti per un laboratorio di poesia.

Prima di nascere”. Damiani continua il suo viaggio di esplorazione dei cieli sorvolando una guerra cosmica quotidiana di cui sono ignote le vere cause. Parte da un chiodo fisso che aveva da bambino, all’età di quattro-cinque anni: si chiedeva dove fosse potuto stare prima di nascere, sospeso nel cielo, dove avesse potuto poggiare i piedi: «mi sembrava incredibile non essere esistito prima / e mi sembrava incredibile pure di essere esistito». Il viaggio lo porta alla sua infanzia e alla nascita, a prima di nascere e anche a dopo la vita, come se questa fosse il tratto visibile di una linea invisibile, o meglio di una catena, o di una rete di catene e anelli tutti collegati. E come un suono copre un altro suono, questa rete meravigliosa quasi copre la nostra angoscia, la nostra ignoranza come di bestie condotte al macello, o forse a un rito sacrificale.

Marina Benedetto è nata a Roma, si è diplomata a Parigi presso la scuola d’arte drammatica Théâtre Ecole duPassage e ha conseguito la License in EtudesThéâtralespresso l’Università Sorbonne Nouvelle – Paris III. Come attrice ha recitato a teatro in Francia e in Italia con numerosi registi tra i quali GilGalliot, EloiRecoing, GrégoireIngold; al cinema con Francesca Comencini, Giancarlo Bocchi, Mario Martone; in televisione con Betta Lodoli, Claudio Casale. Lavora come acting coach e dialogue coach al cinema, occupandosi di attori italiani e stranieri tra i quali Valerio Mastandrea, Elio Germano, Juliette Binoche, Fanny Ardant, Barbora Bobulova. Insegnante di dizione e recitazione, ha tenuto numerosi laboratori di formazione dell’attore. Appassionata di poesia ha tradotto dal francese e dallo spagnolo vari autori (tra questi ClaribelAlegría e AuréliaLassaque) e ha scritto e interpretato monologhi su Emily Dickinson e Edith Piaf. Attualmente sta preparando un monologo su Giuseppe Ungaretti.

Stefania DAmbrosio (Roma, 26 dicembre) è una colta e raffinata interprete della canzone d’autore, autrice, attrice di teatro e doppiatrice. Collabora con alcune società di doppiaggio (Sedif – Bivision – Sonora Film- Angriservice e altre) interpretando canzoni per vari cartoon. Inizia a cantare a 15 anni con alcuni gruppi locali per poi collaborare con artisti noti. Nel 1998 c’è l’incontro per lei più significativo, quello con Umberto Bindi, con cui collabora come vocalist, legandosi a lui in una forte e tenera amicizia. Da quell’anno fino al 2002 ogni concerto un successo, tante emozioni. Nel 2003 si esibisce in un concerto a Roma in onore di Umberto Bindi insieme a Bruno Lauzi e Miranda Martino e sempre nel 2003 interpreta, nella colonna sonora del cartone animato “Il gatto con gli stivali” della Toy Animation, la voce della principessa che canta alla luna. Per questa interpretazione ha ottenuto vari riconoscimenti. Da lì una carriera costellata di successi e traguardi, fino al 2023 e al progetto discografico “Quando l’interprete incontra i grandi autori”, un format che conterrà dischi estrapolati dai vari concerti di Stefania D’Ambrosio, iniziando da Bindi per poi incontrare De André, Battiato, Conte, Dalla. L’idea dell’artista è di divulgare e mantenere viva la cultura musicale italiana in tutta la sua bellezza, poesia, melodia ed eleganza attraverso le sue interpretazioni e nuovi arrangiamenti curati da Michele Micarelli.

Michele Micarelli, compositore, tastierista, pianista, arrangiatore. Ha collaborato per anni con la RAI in diverse trasmissioni sia radio che televisive (Patatrac, Uno mattina, Domenica in, Ciao weekend, Via Asiago Tenda, Due di notte, Agorà, Servizio a domicilio ecc…) partecipando anche in diversi tour con Wess, Franco Bracardi, Rocky Roberts, Alberto Camerini, Aleandro Baldi e il grande Umberto Bindi, di cui era anche arrangiatore. Dal 2003 è impegnato con Stefania D’Ambrosio nella realizzazione di diversi progetti musicali, progetti che si sono concretizzati in concerti di grande spessore artistico ricevendo plausi dal pubblico e dalla critica.

“Immaginaria”. Stefania D’Ambrosiocon la sua voce interpreta la poesia dei grandi cantautori. Quella magica scrittabene e poi cantata meglio, quella che da molti anni, generalmente gli espertichiamano “canzone d’autore”. Che essa sia italiana, francese,sudamericana o di stampo anglosassone, la canzone di cui e con cui Stefaniainforma la sua vita non soltanto artistica, passando connaturalezza da Fossati a Conte, da Bindi e Tenco a Branduardi, da De André aLauzi ed Endrigo, Battiato. Per poi misurarsi con la rinascimentale canzoned’oltralpe, con il Portogallo di Pessoa, l’Argentina della drammatica AlfonsinaStorni, col Brasile di Vinicius, e ancora spingersi a giocare addirittura conil nostro “progressive”, con le atmosfere di Morricone, con gli Emerson Lake& Palmer, ma non basta: alla ricerca di innovazione, sperimentalismo enovità è giunta giù giù sino al 16° secolo classico del compositore GiulioCaccini.

Laura Margherita Di Marco, attrice, organizzatrice e docente teatrale, laureata al Dams -Teatro. Inizia la sua attività teatrale nel 1997. Nel 2003 entra a far parte del Teatro Proskenion (Reggio Calabria) e collabora attivamente a tutti gli eventi della compagnia. Nel 2009 fonda e, da allora, dirige la Compagnia dei Merli Bianchi nel ruolo di drammaturga, attrice, docente teatrale e direttrice artistica. Creatrice e interprete di tutti gli spettacoli di teatro ragazzi, reading, teatro in Natura nel repertorio della compagnia e dello spettacolo “Rosetta Malaspina ovvero da un punto dell’eternitàportato in scena in Italia e all’estero. Docente teatrale per bambini ed adulti, formatrice inoltre, sempre attraverso lo strumento teatrale, in progetti in rete con varie associazioni che si occupano di disabilità fisiche e mentali, diritti umani, memoria attiva e impegno civile. Referente per l’Abruzzo dell’associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato di Cinisi (PA) con il progetto culturale e artistico “I Fiori della Memoria”. Ha pubblicato per la Arsenio edizioni il libro di poesie “Dove nasconde gli occhi il cielo?” (2019), il catalogo d’arte di Pino Manzella “Poeti scrittori ed altre creature inutili” (2020, Arsenio Edizioni) e “Rosetta Malaspina ovvero da un punto dell’eternità – Storia di uno spettacolo” (2022) che accompagna la presentazione dell’omonimo spettacolo.

Giuseppe Gennari vive a San Benedetto del Tronto, dove è presidente del centro Léo Ferré e direttore artistico del Festival omonimo dedicato al poeta-musicista monegasco. Autore di un saggio di pedagogia, Scuola un’esperienza di negazione del ruolo, pubblicato nel lontano 1975, e di un saggio sull’arte della traduzione – Les arts du spectacle di AAVV – pubblicato in Francia nel recente 2020, ha nel frattempo tradotto romanzi per Frassinelli, Mondadori, Lindau, non trascurando di “riversificare” canzoni con le quali ha conseguito due volte la Targa Tenco. Giuseppe Gennari, in confidenza, altro non è che un “seduttore” di francese.

L’associazione culturale Rinascenza ringrazia tutti gli sponsor che, con il loro sostegno, hanno contribuito alla realizzazione della V edizione della rassegna. Informazioni e prenotazioni dopo le ore 18: 0735780869

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