di REDAZIONE –
MACERATA – La stagione del teatro Lauro Rossi appena conclusa – la prima realizzata nella sua interezza dopo la proposta forzatamente “a frammenti” della pandemia – ha consentito di dare vita a un programma perfettamente in bilico tra le esperienze più consolidate della scena e gustose novità, sulla scia della tradizione che connota il teatro della città. Sono state oltre 5mila le presenze registrate complessivamente durante le 17 serate proposte dal Comune di Macerata in collaborazione con l’Amat.
«Una stagione di qualità che ha raccolto successo di pubblico e di critica – ha commentato l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Il teatro Lauro Rossi, punto di riferimento per l’intero territorio grazie anche alla sua lunga tradizione, rappresenta un luogo di comunità aperto a tutti in cui si cresce, ci si incontra e ci si confronta ma anche uno spazio di riflessione. Siamo già a lavoro per la prossima stagione e ci auguriamo che sia ancora più ricca e possa accogliere nuove tendenze, nuovi gusti e compagnie nazionali e locali che lavorano da anni, con costanza e passione, in teatro».
Tanti i volti popolari che hanno animata la stagione teatrale 2022/2023 – Stefano Massini, Massimiliano Gallo, Franco Branciaroli, Umberto Orsini, Lino Guanciale, Francesco Montanari, Nancy Brilli e Chiara Noschese – diretti dai più interessanti registi della scena, da Pier Luigi Pizzi a Ferdinando Bruni, da Leo Muscato a Ivan Cotroneo.Una stagione all’insegna della grande varietà di proposte, dalle commedie al classico “Edipo Re” – in un allestimento di rara forza visiva che ha consentito anche il coinvolgimento di tanti studenti della città – fino alla danza, con l’ospitalità della più importante compagnia italiana, Aterballetto.
Emozionante l’esito della proposta di teatro per ragazzi e per le loro famiglie che ha visto in scena le più importanti esperienze artistiche della scena nazionale; una proposta tutt’altro che scontata guidata dal desiderio di valorizzare al massimo anche questo settore, strategico per la formazione di una vera cultura teatrale nei più giovani.
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