di REDAZIONE –
Solo un grande artista poteva riportare al centro della manifestazione il senso del sacro e della gioia –
RIPATRANSONE – La sera dell’Ottava di Pasqua, dal 1682 si ripete nella città di Ripatransone nelle Marche, una delle manifestazioni folkloristiche più antiche e spettacolari d’Italia, conosciuta come il Cavallo di Fuoco, inserita dal Ministero del Turismo nel “Patrimonio d’Italia per la Tradizione” insieme alla “regata storica di Venezia”. Quest’anno complice la pioggia, che ha impedito lo svolgersi della benedizione della sagoma in legno del Cavallo e della processione dedicata alla Madonna, come di quasi tutte le iniziative civili in programma, l’attenzione si è concentrata sulla nobile intenzione di Vespasiani di riportare – attraverso l’arte – al centro dell’evento il senso devozionale che lo ha originato ma che nel tempo si era decisamente affievolito.
L’artista ha difatti collocato in vetrina un suo grande dipinto dedicato alla Madonna di San Giovanni ed ha accolto il passaggio del Cavallo di Fuoco davanti al suo studio con quattro grandi stendardi, sventolati ai lati del corso. Si tratta di quattro pezzi unici alti oltre due metri che raffigurano, nei colori tipici dell’artista, le gesta del destriero circondato dalle tipiche fiamme pirotecniche e dalla gente festosa.
È stata inevitabile la commozione del lungo corteo che ha attraversato gli stendardi al grido “Mario! Mario!” come ad evidenziare il valore di un artista che non ha mai abbandonato i suoi luoghi di origine, che anzi, nel tempo ha fatto in modo che la sua città fosse apprezzata in Italia come un vivace centro per l’arte contemporanea italiana, proprio per la presenza del suo studio. Valore confermato anche dalla progressiva apertura di diverse attività legate ai settori dell’arte e dell’artigianato artistico proprio nelle vicinanze del suo atelier, come a dimostrare che con l’esempio si ottengono risultati che motivano a creare bellezza e senso dell’impresa.
Un progetto che Vespasiani aveva in programma da anni, ma ha voluto attendere il 2023 anche per onorare la marcia 23, inno musicale con cui la banda cittadina accompagna il Cavallo di Fuoco, dal corso alla piazza. Per i cittadini di Ripatransone la presenza di Mario Vespasiani è ritenuta un vanto per la città, per i suoi meriti artistici ma soprattutto per la sua grande umanità, difatti sono innumerevoli le sue opere di solidarietà. Queste sue qualità sono state apprezzate di recente persino dal Presidente della Repubblica.
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