di REDAZIONE –
CUPRA MARITTIMA – Domenica 9 luglio alle ore 19 in Piazza Mario Bucci (Cortile del Museo Archeologico del Territorio) nel Borgo di Marano si terrà il terzo appuntamento di “Biblioteca d’Autore”. Ospite il giovanissimo scrittore Domenico Cornacchia che presenterà il suo libro “Resto qui”. L’autore converserà con la professoressa Stefania Pompeo (Istituto Abruzzese di ricerche storiche di Teramo). La presentazione del libro sarà allietata dalla chitarra di Francesco Ranalli del Conservatorio “Gaetano Braga” di Teramo. A seguire merenda offerta dall’Azienda Agricola Maivo, vini della Cantina Castrum Morisci di Moresco (FM) e pane del Panificio Salvatori e Santoni di Pedaso. Sarà attivo il servizio di bus navetta gratuito “Ti porto al Borgo di Marano” dalle ore 19 all’01. Stazioni di ritrovo: Piazza Libertà, Benzinaio Beyfin SS16.
«Vengo da una terra dove ancora si assapora il profumo della rugiada, di campi incontaminati e selvatici. Vengo da una terra che insegna il sacrificio, la dedizione, il sudore e il duro lavoro. Vengo da una terra umile, vera, con cuore grande, che sa emozionarsi ancora per le piccole cose. Vengo da una terra che regala sorrisi, tradizioni, ricordi. Vengo da una terra difficile, ostica, ma con una dignità. Vengo da una terra dove le persone ti arricchiscono e ti strappano un sorriso, di quelle che ti cambiano un po’. Vengo da una terra libera, libera come il vento» dice Domenico Cornacchia.
Sinossi del libro: Questo testo ha lo scopo di preservare una cultura tramandata per secoli sempre oralmente, prima che vengano a mancare le fonti di informazione ed i loro testimoni. I racconti, suddivisi in diversi capitoli, sono storie di vita vissuta che attraversano buona parte del secolo scorso, ambientati in un piccolo fazzoletto di terra a confine tra l’Abruzzo e le Marche, raccontati dagli occhi e dalle orecchie di un ragazzo che ancora orgogliosamente vive e si sveglia tutte le mattine in quel posto insieme alla sua famiglia. L’amore, la guerra, i lavori nei campi, le difficoltà della vita, il folklore, e tanti altri capitoli sono riportati sul testo al fine di mantenere vivi gli usi, i costumi ed il patrimonio orale tramandato di generazione in generazione. Luoghi, casate, proverbi e parole, in dialetto abruzzese-marchigiano, accompagnano gli ultimi capitoli del libro.
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