di REDAZIONE –
MONTEPRANDONE – Sabato 21 ottobre alle ore 18, presso la Nuova Sala Riunioni di Piazza dell’Unità a Centobuchi, avrà luogo il secondo evento d’ottobre 2023 di Alchimie d’Arte con il patrocinio del Comune di Monteprandone e la collaborazione di Avis Monteprandone. Simone Di Cola presenterà la sua nuova opera “Gli spietati” ediz. Transeuropa (2023). L’evento sarà condotto da Domenico Parlamenti ed Enrica Consorti. Le voci recitanti saranno Patrizia Stella di Mare Giardini e Marcelo Moscoloni, esporranno gli artisti Italo Pulcini e Vincenzo Luciani. Ingresso gratuito. Info: 3285546548.
Simone Di Cola è nato a San Benedetto del Tronto nel 1991. Inizia a scrivere nel 2013, folgorato dalla lettura de “Il giovane Holden” di Salinger. Ama Tolstoj. Un’altra sua grande passione è il viaggio. Ha vissuto in Ungheria, Indonesia, Australia e Marocco. Ha esordito con il romanzo breve “Ferenc K. Anno 2019 ” Ediz. La Gru, seguito dalla raccolta di racconti “Il cavaliere blu” (la Gru, 2021) e dal racconto lungo “Solitudine a due” (la Gru, 2022).
Intro “Gli spietati”
«Io credo che l’uomo abbia perso la capacità di sentire, di comunicare, di comprendere e per queste ragioni, senza nemmeno rendersene conto, finisca col fare del male agli altri, senza provare niente e senza mostrare alcuna pietà verso il prossimo.Gli spietati è un romanzo realista sull’uomo comune, non ci sono mostri, non è un libro dell’orrore o di fantascienza, al tenebroso castello viene sostituito un banale e mediocre condominio, ma forse, proprio per questo può essere ancora più terrificante nella sua trama perché come diceva Primo Levi “I mostri esistono, ma sono troppo pochi per essere davvero pericolosi. Sono più pericolosi gli uomini comuni…»
Ambientazione e sinossi del libro
“Gli spietati” è una tragicommedia umana della mediocrità e della volgarità. In un condominio di un luogo non identificato si intrecciano le vite delle famiglie di varie estrazioni sociali, età e religioni. I personaggi si incontrano e non essendo in grado di provare alcuna pietà gli uni verso gli altri finiscono per rimanere intrappolati in una spirale di odio e rancore.
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