di RAFFAELLA CIUFO –
A proposito degli insetti che forse in futuro mangeremo, ce n’è già da tempo uno che mangiamo “inconsapevolmente”: la cocciniglia. Temibilissima quando attacca le nostre piante, la cocciniglia è invece amica quando si tratta di estrarne un colorante alimentare tipicamente di colore rosso e identificato con la sigla E120. Le cocciniglie vengono allevate in piantagioni di cactus molto estese; per quanto riguarda l’Europa soprattutto in Spagna. E per comprendere le dimensioni di questi allevamenti, basti pensare che per ottenere 1kg di colorante occorrono 80-100 mila insetti. Ma dove troviamo comunemente questo colorante E120? Lo troviamo nelle caramelle gommose. Lo troviamo nel Surimi, ovvero polpa di pesce arrotolata e colorata superficialmente di rosso. Lo troviamo nello yogurt, specialmente alla fragola, al lampone e ai frutti rossi. É presente anche nel succo d’arancia rossa per ravvivarne il colore. E chi l’avrebbe mai detto? Lo troviamo anche nei salumi e insaccati. Dà colore anche alle bevande, come il noto Campari, e liquori, come l’Alchermes. E in ogni altra preparazione che richieda l’accentuazione del colore rosso. L’estratto di cocciniglia, infine, viene usato da secoli come colorante per stoffe e cosmetici.
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