Liceo Scientifico “Rosetti”, gli alunni del Club lettori incontrano lo scrittore Gianni Solla

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO –  Una partecipazione appassionata quella che gli studenti del Club lettori del Liceo Scientifico Statale “Benedetto Rosetti” hanno manifestato nell’incontro con lo scrittore Gianni Solla, che si è svolto il 5 febbraio presso l’Aula Magna dell’istituto sambenedettese. L’appuntamento è stato organizzato nell’ambito del progetto “Officina Lesca: la mia biblioteca è differente”, finanziato dal Centro per il Libro e la Lettura del Ministero della Cultura, che vede la collaborazione tra la Biblioteca comunale “Giuseppe Lesca” di San Benedetto, il Liceo scientifico Rosetti e il Punto Einaudi.  L’autore partenopeo è stato il protagonista del primo dei tre incontri con l’autore della rassegna “Tra le righe. Lo Struzzo a scuola”, organizzati dalla Biblioteca con il Punto Einaudi, e ha colloquiato per quasi due ore con i ragazzi delle sue due opere Il ladro di quaderni e Tempesta madre.

Gianni Solla è stato accolto e presentato alla platea di studenti, docenti, genitori dalla Dirigente Scolastica, Stefania Marini, dalla professoressa Valentina Vagnoni, referente del Club Lettori del Rosetti, dalla direttrice e dalla responsabile tecnica della biblioteca “Lesca”, Roberta Spinelli e Barbara Domini; ad accompagnare l’autore Antonio Liturri, del Punto Einaudi di San Benedetto del Tronto ed Emilia Donatelli, coordinatrice del progetto “Lo Struzzo a scuola”. Instaurato immediatamente feeling con il pubblico di appassionati lettori del Rosetti, Solla, incalzato dalle tante domande degli studenti, ha dichiarato che a farla da padrone nel suo rapporto con la scrittura è proprio “il potere della parola, che ama la narrazione in sé; a volte quando mi chiedono qual è il mio messaggio, mi sento di rispondere che la storia è il messaggio stesso e che i personaggi spesso incarnano ciò di cui non si potrebbe o dovrebbe narrare”.

L’entusiasmo dei ragazzi per l’approccio empatico di Solla è emerso anche dai commenti di alcuni di loro che hanno sottolineato di aver avuto la possibilità  di “approfondire le letture e di confrontare dubbi e curiosità con l’autore, il quale ha spaziato oltre la trama, riflettendo (e facendo riflettere) su interpretazioni soggettive nascoste nei romanzi. Solla ci ha confidato che per lui la scrittura è valvola di sfogo, che utilizza per cercare una verità interiore che, per assurdo, emerge attraverso la menzogna. Solla ha confessato che fin da bambino ha sempre mentito nella scrittura, alterando la realtà domestica per una ragione che ancora non riesce a comprendere. L’incontro con lo scrittore ha suscitato in noi studenti emozioni molto forti: la scrittura è un mondo interiore che rispecchia perfettamente la nostra personale visione del mondo, assolutamente soggettiva. Scrivere è il modo migliore per fuggire e ritrovarsi successivamente con nuove consapevolezze su una vita dalla quale non si finisce mai di imparare”.

Per i ragazzi quindi “l’atteso incontro con Gianni Solla ha superato ogni aspettativa. Non solo abbiamo avuto il privilegio di incontrare l’autore di due romanzi da noi letti, ma ci siamo anche trovati di fronte una persona disponibile e amichevole che, fin dalle prime battute, ha saputo instaurare un’atmosfera informale e accogliente, permettendoci di sentirci a nostro agio e pronti a goderci l’esperienza al massimo. L’autore ha ascoltato le nostre domande con interesse e ha risposto con pazienza e genuinità. Abbiamo scoperto il lato umano dietro alle pagine dei suoi romanzi, esplorando in profondità i temi e i personaggi. Ci ha colpito molto il suo senso dell’umorismo e il modo in cui ha cercato di accorciare le distanze fra noi lettori e la sua figura di autore. Grazie a chi ci ha permesso di vivere questa splendida esperienza!”.

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