di REDAZIONE –
Trentacinque studenti dell’Isc Leopardi all’evento promosso dalla Fondazione PerugiAssisi –
GROTTAMMARE – Il Consiglio comunale dei ragazzi di Grottammare ha partecipato questa mattina, venerdì 19 aprile, all’Udienza di papa Francesco nell’Aula Paolo VI in Vaticano. L’occasione è parte del Programma nazionale di educazione civica 2023-2024 “Trasformiamo il futuro. Per la pace con la cura” promosso dalla Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace. La delegazione composta da 35 studenti è guidata dal sindaco Alessandro Rocchi, che nelle settimane scorse si era fatto portavoce presso l’istituto scolastico cittadino del messaggio, veicolato dalla fondazione perugina tra gli enti firmatari del “Patto di Assisi”, di coinvolgere i più giovani nella formazione di una nuova generazione di costruttori e costruttrici di pace. Con loro, la dirigente scolastica Luigina Silvestri insieme ad alcuni docenti del “Leopardi” e una rappresentanza di amministratori e dipendenti comunali. All’incontro con Papa Francesco erano attese circa 6000 persone, di cui 137 scuole di 94 città e 18 regioni. L’evento, inoltre, rappresentava l’inizio della quarta edizione della “Settimana Civica” (19-25 aprile 2024), dedicata alla valorizzazione e promozione dell’educazione civica delle giovani generazioni voluta dal Parlamento per “formare cittadini responsabili e attivi e promuovere la loro partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità”. «Coinvolgere il Consiglio comunale dei Ragazzi in questa esperienza unica era la naturale prosecuzione di un percorso educativo in cui a Grottammare crediamo da tempo per favorire la crescita dei cittadini del futuro – dichiara il sindaco Alessandro Rocchi -, nello spirito di formare una nuova generazione di costruttori e costruttrici di pace, capaci di prendersi cura degli altri e del pianeta. In un tempo carico di guerre, tensioni, difficoltà e incertezze, l’incontro si è rivelato una preziosaoccasione per conoscere e valorizzare tutti gli sforzi educativi che si stanno facendo di città in città percostruire un’educazione civica diffusa in cui tutti ci sentiamo impegnati ad educarci ededucare alla pace e alla non violenza».
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