Montefiore dell’Aso, Adolfo De Carolis e Marco Monaldi: conversazione a due attraverso i secoli

di REDAZIONE –

MONTEFIORE DELL’ASO – Sabato 25 maggio, presso il Polo Museale di San Francesco di Montefiore dell’Aso, nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita di Adolfo De Carolis, sono stati inaugurati due eventi. Il pittore montefiorano è stato ricordato con l’esposizione dei suoi disegni a sanguigna conservati presso il Museo locale e donati anni fa dalla famiglia. Una esposizione di poche poche carte selezionate che ne hanno però messo in rilievo la raffinatezza del segno e la qualità della ricerca, tutta volta a indagare il corpo umano nelle sue peculiarità anatomiche e nelle proporzioni, sulla scorta di un confronto costante con il grande Michelangelo che ebbe modo di visionare e studiare dal vivo. Si tratta di studi preliminari alle grandi opere murali che costituiranno una parte significativa della carriera di Adolfo De Carolis, come testimoniato dalla grande impresa decorativa del Palazzo del Podestà di Bologna.

Per rimarcare la continuità di certi studi e anche per sottolineare l’attualità di un artista come Adolfo De Carolis, si è costituito un confronto con un pittore contemporaneo, Marco Monaldi che, proprio attraverso l’esame e lo studio dei disegni di De Carolis, ha realizzato un progetto espositivo incentrato sullo studio del nudo a matita, sviluppato però in chiave moderna: ogni nudo realizzato a matita e secondo la tecnica rinascimentale è però corredato dagli elementi decorativi dei fili intrecciati. Corpi e fili rimandano all’antica metafora delle Parche quali tessitrici del Fato che avvolge ogni uomo e ogni donna in una trama unica e complessa, da cui è difficile districarsi.

Nello loro dialogo muto e complice a distanza, Adolfo De Carolis e Marco Monaldi hanno rimarcato l’importanza del rapporto con la tradizione, ma anche l’utilità, ancora oggi, di intraprendere un iter accademico che consenta l’acquisizione degli strumenti basilari della pratica delle arti visive. Nel loro dialogo a distanza, Adolfo De Carolis e Marco Monaldi hanno anche rimarcato la centralità formativa dell’Accademia di Belle Arti, qui presente con il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone, che garantisce l’acquisizione degli strumenti basilari per operare nelle arti visive: De Carolis ha frequentato l’Accademia come studente e docente, Monaldi, come lui e tanti anni dopo, ha frequentato la stessa istituzione fiorentina.

All’Accademia di Frosinone insegna la curatrice del progetto Loredana Finicelli, storica dell’arte, che ha aperto le esposizioni con il professore Stefano Papetti, direttore nei Musei civici di Ascoli Piceno, e autore di un intervento critico insieme alla curatrice. Le celebrazioni sono state ideate e promosse dall’Assessore alla cultura di Montefiore dell’Aso, Ilaria Cruciani, in concerto con tutta l’Amministrazione comunale e il Sindaco Lucio Porrá. Il finissage con presentazione dei cataloghi è previsto per sabato 8 giugno alle 18. Adolfo De Carolis. Segno puro. Sanguigne dalla collezione del Polo museale san Francesco. Marco Monaldi. Michelangiolismo irreversibile. Conversazione a due attraverso i secoli. Omaggio a De Carolis. Informazioni per partecipare al 3474419872. Polo Museale San Francesco, Montefiore dell’Aso.

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