Festival Noir Piceno, Claudio Santucci presenta “La valigia di Nino” al GiovArti di Centobuchi

di REDAZIONE –

MONTEPRANDONE – Secondo appuntamento con il V Festival Noir Piceno di Alchimie d’Arte con il patrocinio del Comune di Monteprandone e la collaborazione di Avis Monteprandone, Auser Monteprandone, gli sponsor Farmacia San Giacomo e Code Service. Giovedì 6 giugno alle ore 18.15, presso la sala “Nazareno Luciani” Centro GiovArti (via De Gasperi,235 Centobuchi) è la volta di Claudio Santucci con la sua più recente opera intitolata “La valigia di Nino” ediz.Amazon. A condurre l’incontro saranno Domenico Parlamenti ed Enrica Consorti.  Esporranno gli artisti Emidio Mozzoni e Gianna Pansironi. Ingresso gratuito. Info:3285546548.

L’AUTORE – Claudio Santucci nasce a Roma nel 1954. Per più di trent’anni ha lavorato come consulente nel settore delle risorse umane. Questa attività sviluppata in tutta Italia gli ha consentito di effettuare più di 25.000 interviste. A questo vastissimo campionario di personalità spesso attinge nella definizione dei personaggi descritti nei suoi racconti. “La valigia di Nino” rappresenta il secondo episodio di una trilogia che ha per protagonisti l’ispettore Fabrizio Genovese e i suoi uomini.

IL LIBRO – É così drammatico voler conoscere tutto di se stessi? Non lo è o, almeno, non dovrebbe esserlo. Eppure, in questo caso, il prezzo da pagare sarà molto alto. Un piccolo centro abitato dell’entroterra Piceno, paesone agricolo, degradato ad abitato dormitorio, sonnacchioso e immobile, si sveglia con la consapevolezza di avere un abitante in più, un abitante molto scomodo. Perché? É davvero difficile dare una risposta. Quelli che non sanno propongono soluzioni campate per aria, quelli che sanno, stanno zitti o chiudono le finestre. L’Ispettore Genovese e i suoi uomini, erano convinti che in questa ci si occupasse, solo di vigneti per produrre un buonissimo vino rosso. Purtroppo c’è, anche, dell’altro. Si coltivano, anche, sentimenti per niente moderati e pacifici esternati in modo assai cruento. (cit.Amazon)

INTRODUZIONE – Non tornare mai dove non sei stato felice. Questo pensiero ci ricorda quando sia tenue ed effimera la felicità di un individuo. Non ricapiterà più almeno nello stesso posto con le stesse persone, figuriamoci in momenti differenti. Che succede se volessimo scoprire sei in quella determinante situazione in un certo luogo, con alcune persone, abbiamo o meno assaporato il gusto della felicità? È quello che succede in questa storia. Per un uomo è indispensabile conoscere qualcosa della quale non si rende conto, della quale non sa nulla, ma che gli appartiene. È talmente importante da mettere in gioco tutto, persino la propria vita.

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