Saturnino Loggi, un viaggio nei ricordi del noto e apprezzato storico monteprandonese

di FERNANDO CIARROCCHI –

MONTEPRANDONE – É arcinoto che l’Italia da secoli è un paese di santi, poeti e navigatori. Questa era una delle celeberrime frasi con cui tanti, ma tanti anni or sono, si soleva identificare l’Italia terra di arte, musica, cultura, dunque, un museo a cielo aperto. Scorrendo la storia e andando a ritroso con la memoria, per fortuna ancora oggi, nonostante lo sfrenato progresso tecnologico, tante peculiarità della Bella Italia esistono, meglio dire, resistono. Nei piccoli centri, nei borghi storici, c’è sempre una persona innamorata e appassionata del propriopaese che approfondisce le sue origini e ne promuove le sue eccellenze culturali, enogastronomiche unitamente alle sue tradizioni storiche, popolari e alle sue bellezze naturali- paesaggistiche. A Monteprandone, caratteristico borgo medioevale collinare della Provincia di Ascoli Piceno, troviamo il prof. Saturnino Loggi noto e apprezzato storico locale che dato il suo curriculum non è per nulla azzardato definirlo il più autentico interprete della “monteprandonesità”.

Nel 1967 fonda la locale Associazione Pro Loco che presiede per ben quarantatré anni attivandosi per lo sviluppo e per la promozione turistica del paese. Già consigliere comunale, vicesindaco del Comune di Monteprandone, vicepresidente dell’allora Cassa Rurale e Artigiana di Acquaviva Picena e Monteprandone (oggi diventata Banca del Piceno Credito Cooperativo) e vicepresidente provinciale delle Pro Loco. Forte è la sua passione per lo studio della storia locale, dei beni culturali e ambientali: in particolar modo ha avuto sempre ed ha un particolare interesse per la figura di San Giacomo della Marca, senza alcuna ombra di dubbio, il monteprandonese più illustre. Autore di numerose pubblicazioni inerenti la storia monteprandonese e dell’apprezzatissimo catalogo sui codici della libreria di San Giacomo della Marca. Notevole è stato il suo impegno, nel 1993, all’interno del Comitatoorganizzatore per le celebrazioni del 6° Centenario della nascita del santo monteprandonese.

Propone e sollecita con impegno e convinzione la costituzione del Civico Museo della Libreria dei Codici San Giacomo della Marca per l’esposizione in pubblico dei preziosi tomi dell’antica collezione libraria giacomiana. Museo che si è realizzato nel 1997 grazie alla sua attenta e determinante partecipazione soprattutto per l’etichettatura dei codici di cui nel 2000 pubblica la storia ed il catalogo con il contributo della Regione Marche. Si è battuto con tenacia per il ritorno a Monteprandone delle venerate e incorrotte spoglie mortali di San Giacomo della Marca custodite fino al giorno del rientro nella chiesa Santa Maria La Nova, in quel di Napoli dove il Santo Monteprandonese morì nel 1476. Il ritorno del corpo incorrotto del Santo avvenne nel 2001 ed è stato il presupposto per iniziare la promozione del turismo religioso.

Abbiamo avuto il piacere di incontrare il prof. Saturnino Loggi una mattina, in Piazza dell’Aquila, il salotto del paese sotto le stelle. Guardandosi un attimo intorno il prof. Saturnino Loggi inizia a raccontare con profonda partecipazione i suoi anni giovanili ricordando quando militava nell’allora Democrazia Cristiana e fu proprio in quel periodo che accolse a Monteprandone il delegato nazionale del movimento giovanile della Democrazia Cristiana che rispondeva al nome di Arnaldo Forlani. «Indubbiamente fu un evento politico di rilievo che a dire il vero nessuno si aspettava e il giovane Forlani, appunto perché giovane, ancora non aveva raggiunto tanta popolarità e notorietà. – spiega il prof.Loggi – Tenne il suo discorso, proprio qui, in Piazza dell’Aquila, dal balcone di Palazzo Montanelli che da oltre cinquant’anni non esiste più a causa di una voragine che improvvisamente si aprì negli anni settanta. Da vicesindaco dell’epoca posi mano alla situazione facendo ricostruire al più presto la porzione di piazza dell’Aquila che subì il danno».

Passeggiando per le caratteristiche rue medioevali del borgo, custodi dell’ultracentenaria storia monteprandonese, il prof. Loggi, continuando la conversazione, ricorda con entusiasmo le numerose mostre estemporanee di pittura, svoltesi nei mesi di luglio e agosto, con gli artisti e i loro cavalletti dislocati nelle rue dell’incasato medioevale che da lì ad alcuni anni di distanza sono diventati noti e apprezzati. Alcuni nomi? «Giancarlo Orrù, Mario Lupo, Edoardo Vecchiola e tanti altri. – ricorda Loggi – Organizzavo queste mostre da Presidente dell’Associazione Pro Loco che fondai nel 1967. Idem per i mercati estivi. Il centro storico pullulava di espositori, visitatori e turisti. Sono state le prime iniziative di promozione turistica e valorizzazione culturale del territorio. Iniziative che si sono ripetute e susseguite negli anni. Idem per la storica Sagra delle olive fritte, grazie al lavoro, alla passione, alla dedizione e all’impegno di numerosi volontari che negli ultimi decenni hanno sostenuto l’Associazione Pro Loco facendo sì che continuasse ad esserci ed operare per il bene del paese».

A proposito dell’ingresso del Comune di Monteprandone nell’Associazione nazionale “I Borghi più belli d’Italia”, Loggi afferma: «Esprimo la mia più sincera soddisfazione per questo prestigioso riconoscimento che premia decenni di impegno sincero e appassionato di decine e decine di monteprandonesi che hanno a cuore il nostro borgo. Far parte di un’associazione così importante significa essersi posti all’attenzione nazionale per tutto quello che concerne la promozione turistica del nostro paese con le inevitabili ricadute positive per l’economia locale.  Recentemente ho saputo che la nostra storica Processione del Cristo Morto del Venerdì Santo ha avuto una vetrina promozionale a livello nazionale grazie allo spazio che ha avuto all’interno dei canali promozionali curati e attivati dall’Associazione “I Borghi più belli d’Italia”. Ciò ovviamente non può che essere estremamente positivo. Auguro a tutti un proficuo lavoro».

Ringraziamo il prof.Saturnino Loggi per la sua preziosa testimonianza, per quanto ha fatto e continuerà a fare ancora con la sua presenza.

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