di REDAZIONE –
È in programma una giornata di “restauro aperto” che si terrà entro il mese di agosto, in collaborazione con la Soprintendenza, dove sarà possibile vedere da vicino il lavoro effettuato e l’affresco in veste restaurata nei suoi colori originali –
CUPRA MARITTIMA – Si è tenuto nei giorni scorsi, presso il Ninfeo di Cupra Marittima un incontro che ha visto coinvolti la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle provincie di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, il Sindaco di Cupra Marittima Alessio Piersimoni, l’Assessore alla Cultura Daniela Luciani e la Consigliera ai Beni Archeologici Eliana Ameli per supervisionare l’avanzamento dei lavori di restauro dell’affresco del Ninfeo, ad opera della restauratrice Maria Letizia Vallesi. «I lavori, iniziati un mese fa, rappresentano un’opera attesa e molto importante – afferma il sindaco Piersimoni – che avevamo sollecitato negli anni scorsi come Amministrazione, in accordo con la Soprintendenza per preservare e ridare vita agli affreschi che abbiamo al Ninfeo».Questo restauro, finanziato e diretto dalla Soprintendenza, non solo rappresenta un passo fondamentale per la conservazione del patrimonio storico e artistico del comune, ma è anche segno tangibile dell’impegno e desiderio congiunto delle autorità locali e regionali per la valorizzazione dei beni culturali. È in programma una giornata di “restauro aperto”che si terrà entro il mese di agosto, in collaborazione con la Soprintendenza, dove sarà possibile vedere da vicino il lavoro della restauratrice e l’affresco in veste restaurata nei suoi colori originali. Questo evento è stato pensato per coinvolgere la comunità e sensibilizzare i cittadini sull’importanza della conservazione del nostro patrimonio culturale. Durante la giornata saranno offerte spiegazioni del processo di restauro, permettendo di vivere un’opportunità unica per apprezzare il valore storico e artistico dell’opera.
«Ne approfitto per ringraziare il Soprintendente Giovanni Issini, il funzionario di zona, l’archeologo Francesco Pizzimenti e la restauratrice Maria Letizia Vallesi. Abbiamo potuto vedere lo stato di avanzamentodei lavori e, da ciò che già si scorge l’affresco vedrà una nuova luce e sarà più bello che mai» aggiunge il sindaco Piersimoni «È un’azione che prosegue il lavoro già intrapreso nello scorso mandato di valorizzazione dei nostri beni archeologici, per preservarli e renderli sempre più fruibili a cittadini, turisti e visitatori». Oltre ad essere visitabile, il luogo potrà diventare una splendida ed accogliente location per gli eventi culturali. Le pareti del Ninfeo sono completamente decorate ad affresco con motivi che simulano uno zoccolo a rivestimento marmoreo nella parte inferiore e tappezzerie monocrome giallo ocra e rosso. La decorazione dell’abside rappresenta una scena marina: su un fondo azzurro, fra gli animali marini e fantastici, compaiono barchette con pescatori. La pittura è databile al II secolo d.C., e sembra presentare successivi ritocchi, concentrati nello zoccolo.
Il Soprintendente arch. Giovanni Issini ha affermato: «Tra le diverse esigenze conservative presenti nel territorio sui beni archeologici di proprietà statale, abbiamo valutato come prioritario il restauro degli affreschi del Ninfeo di Cupra Marittima, vista la loro importanza e unicità. La giornata di “restauro aperto”, in programma per il 30 agosto 2024, sarà un occasione per la comunità di toccare con mano le sfide e complessità presenti nel processo di restauro e scoprire valori storico artistici custoditi dagli affreschi spesso non facilmente percepibili durante la visite “ordinarie”. A breve seguiranno altri interventi manutentivi sia sull’area archeologica di Cupra Marittima che sulle altre aree statali delle tre province, finalizzati a garantire la conservazione delle strutture antiche e a migliorare le condizioni di accessibilità e fruizione». Grazie all’impegno delle Istituzioni e alla professionalità della restauratrice, questo patrimonio potrà essere ammirato e apprezzato dalle future generazioni. Continuare su questa strada significa garantire che queste preziose testimonianze non vadano perdute nel tempo.
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