“Rotte mediterranee”, recital di Moni Ovadia il 4 settembre al Parco Archeologico di Cupra Marittima

di REDAZIONE –

Musiche e canti ispirati alle diverse culture del Mediterraneo e al dialogo tra i popoli. Lo spettacolo è a cura di Lucilio Santoni, nell’ambito della manifestazione MarcheStorie –

CUPRA MARITTIMA – Mercoledì 4 settembre alle ore 21.30, presso il Parco Archeologico di Cupra Marittima, andrà in scena l’attore e cantante Moni Ovadia. Insieme a un quartetto di grandi musicisti quali: Giovanni Seneca alle chitarre, Anissa Gouizi vocalist, Gabriele Pesaresi al contrabbasso e Francesco Savoretti alle percussioni. “Rotte mediterranee” è un recital basato sull’intreccio di racconti e canzoni popolari dell’area mediterranea e composizioni originali di Giovanni Seneca. Il Mare torna a essere un ponte tra le sue sponde, a collegare mondi un tempo strettamente legati e che continuano a mantenersi in contatto, grazie a quanti credono alla cultura come strumento di comunicazione per il dialogo tra i popoli.

Il Mediterraneo non è solo un luogo geografico, è un’atmosfera, un paesaggio. È, tra i punti cardinali, quello che vive nel presente: non è la proiezione smisurata della conquista dell’ovest, né il rigore nordico dell’etica del lavoro, non è l’origine che appartiene all’oriente, ma è l’esperienza della complessità, la ricchezza delle differenze. Una dimensione della conoscenza non ossessionata dalla crescente velocità. Azzurro ma non sempre grigio sotto le nuvole, nero nell’oscurità, dorato o roseo e perfino rosso sotto il sole, bianco o plumbeo, verde, trasparente, torbido: il mare si colora di una gamma smisurata di sfumature che rimbalzano nei suoni delle voci, dei luoghi, delle musiche.

I canti presentano elementi nelle lingue locali: bulgaro, serbo, greco, ladino, turco e vari dialetti italiani. Si tratta dunque di un repertorio plurilingue, in cui talora una stessa melodia accompagna testi in lingue diverse, talora una stessa canzone si compone di strofe in varie parlate. Musiche e canti ispirati alle diverse culture del Mediterraneo e al dialogo tra i popoli; partendo dall’Italia si parte per un viaggio che tocca Spagna, Nord Africa, Grecia e arriva fino ai Balcani. Come ad aprire finestre sul Mediterraneo, gli artisti fondono musica, canto e parole in una originale forma di concerto teatrale. Lo spettacolo è a cura di Lucilio Santoni, nell’ambito della manifestazione MarcheStorie. Ingresso gratuito.

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