di REDAZIONE –
CUPRA MARITTIMA – Nell’ambito del Festival “Marche il dono dell’infinito. Rotte poetiche marchigiane e mediterranee” ricordiamo Poetry Slam Italia, domenica 8 settembre ore 19, presso Piazza Mario Bucci, Cortile del Museo, Borgo di Marano, a cura dell’Associazione Bohemian Art in collaborazione con la Biblioteca comunale di Cupra Marittima, l’Amministrazione Comunale e la Direzione Artistica del Festival. Nella splendida cornice del Borgo di Marano a Cupra Marittima, avrà luogo un’incursione poetica performativa all’insegna della bellezza e cura all’ascolto. Maestro di cerimonie (MC) e coordinamento sarà la fondatrice del Bohemian Art, Alice Spina in collaborazione con Valentina Lucadei. Il maestro di cerimonie avrà il compito di condurre la sfida iniziando con un incipit poetico che consiste nella declamazione di un proprio testo. In sinergia ad uno speciale check e fiore all’occhiello con Lucilio Santoni, di buon auspicio per i poeti in gara. Il tutto dopo aver ricordato quali sono le regole del gioco, perché di fatto di un gioco si tratta, e avere organizzato il succedersi dei poeti avendo individuato la giuria popolare. Il vincitore dell’incontro parteciperà alla finale di Poetry Slam Italia il 21 settembre al Parco Trotter di Milano.
Il poetry slam si potrebbe definire una gara fra poeti, una vera e propria battaglia all’ultimo verso, ma forse la definizione è riduttiva. Si potrebbe pensare a una semplice declamazione poetica da parte degli autori ma in verità questo tipo di evento richiede una vera capacità performativa che coinvolge la gestualità, il movimento di tutto il corpo, la modulazione della voce, il tutto per dare corpo al testo poetico che deve assolutamente colpire il pubblico che diventa così non solo un ascoltatore ma parte attiva dell’evento stesso. Ma cosa ha reso così popolare questo nuovo modo di fare poesia? Certamente la schiettezza, l’accessibilità, i mille temi e la capacità che ha di parlare direttamente a chi ascolta. Per chi ascolta è come avere sul palco un amico dalle mille maschere, a volte allegro altre triste o addirittura addolorato se non arrabbiato e che a modo proprio cerca di entrare in contatto col pubblico catturandone l’interesse e facendogli dimenticare l’idea della poesia come qualcosa di noioso e poco comprensibile.
Per quanto riguarda le regole della competizione, sono molto semplici:
– tre minuti sul palco per poeta;
– 5 i giurati, ciascuno di essi esprime un voto da 1 a 10;
– nel conteggio complessivo vengono tolti il migliore e il peggiore dei voti, per ottenerne uno il più oggettivo possibile dalla somma dei restanti tre.
– Il tutto si ripete per i rounds a seguire a seconda del numero dei poeti;
– All’ultimo round chi ottiene il punteggio più alto vince.
Il fascino di questa forma poetica sta nel colpire senza intermediari. Durante l’esibizione nulla si frappone tra l’autore e l’uditore, tranne la poesia, poesia che obbligatoriamente deve essere proposta da chi ha scritto il testo. L’attenzione del pubblico è tutta rivolta al modo in cui il testo viene interpretato, dando fondamentale importanza alla dimensione dell’oralità e della recitazione. Il contenuto è rilevante quanto l’esibizione, infatti nelle competizioni vengono valutati sia il contenuto sia gli aspetti performativi. E qui sta sicuramente l’aspetto innovativo che fa della poesia un nuovo modo di fare spettacolo non trascurando per questo la profondità e l’autenticità dei versi poetici. Info e prenotazioni: WhatsApp al 3248053004 – Link social evento: https://www.facebook.com/share/fFtXi2PsiH8aGCtH/
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